aggressione
aggressióne s. f. [dal lat. aggressio -onis, der. di aggrĕdi «aggredire»]. – 1. Azione violenta di una o più persone nei confronti di altre persone, che può racchiudere gli elementi costitutivi [...] del fine cui è diretta (omicidio, lesioni personali, percosse, violenza privata, rapina, minacce, ecc.): un’a. a mano armata vittima di un’aggressione. È termine del linguaggio corrente, non giuridico, usato anche in senso più ampio, per indicare in ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] ecc., giungevano a controllare, con l’intimidazione e la violenza, il mercato della manodopera e la distribuzione dell’acqua; usato internazionalmente con riferimento a organizzazioni che, pur non avendo alcun legame di filiazione con la mafia ...
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violentare
v. tr. [der. di violento] (io violènto, ecc.). – Sottoporre a violenza, indurre una persona, con una coercizione di natura fisica o morale, o con la suggestione, ad atti e comportamenti contrarî [...] o comunque non consoni alla sua volontà, o alle sue convinzioni: voglio agire come mi detta la mia coscienza, non voglio essere violentato. In partic., v. una donna, un minore, una minorenne, abusarne, costringere con la violenza a rapporti sessuali. ...
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partorire
(ant. parturire) v. tr. [dal lat. parturire «avere le doglie del parto», der. di parĕre «partorire, generare», part. pass. partus] (io partorisco, tu partorisci, ecc.). – 1. Dare alla luce, [...] intellettuali (per lo più in contesti di tono iron. o scherz.): non fa che p. un romanzo dopo l’altro; è tutto il giorno . Più genericam., produrre, causare, provocare: la violenza partorisce altra violenza; Ed ecco piangere e cantar s’udìe ... ...
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hater
s. m. e f. Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, di solito approfittando dell’anonimato, usa espressioni di odio di tipo razzista e insulta violentemente individui, specialmente [...] la merda, concimano. Quando c’è un hater lo uso come concime, devi sfruttare la sua violenza a tua favore” dice nell’intervista. Il suggerimento non è sbagliato, anche se forse è ancora un passo indietro rispetto a una presa di coscienza risolutiva ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi [...] la merda, concimano. Quando c’è un hater lo uso come concime, devi sfruttare la sua violenza a tua favore” dice nell’intervista. Il suggerimento non è sbagliato, anche se forse è ancora un passo indietro rispetto a una presa di coscienza risolutiva ...
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stesa
s. f. Nel gergo della camorra, violenta azione di intimidazione consistente nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno con l’effetto [...] tutto nostro che descrive l'ostentazione di una sterile violenza, la spedizione a bordo di scooter con spari alla novembre 2017, Cronaca Napoli) • C’è una grande rabbia sociale. Non confondiamo però le “stese” con le baby gang che vanno interpretate e ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella [...] significati. Ma l'utilità della filosofia, delle scienze sociali non si discute – ammette Sparti – «perché contrastano in da Melanie Klein (...) concepisce l'epistemofilia in termini di violenza estrema, (...) sostiene che il conoscere si basa sulla ...
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pulp
〈pḁlp〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], [...] – 1. Tipo di film e di cinematografia che tratta temi come il sesso e la violenza, affrontandoli con uno stile aggressivo ma spiritoso, e dando quindi l’impressione di non partecipare del tutto a quel che si rappresenta: un film p.; il gusto del pulp ...
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soccombere
soccómbere v. intr. [dal lat. succŭmbĕre, comp. di sub «sotto» e -cŭmbĕre affine a cubare «giacere»] (non usati il part. pass. e quindi le forme composte), letter. – Essere costretto a cedere, [...] : chi soccombe è sempre il più debole o il più ingenuo; o anche morire (in quanto sopraffatti dal male o dalla violenza di un avversario): meglio s. che rinnegare i proprî ideali; la bimba soccombette prima della mezzanotte (Capuana). ◆ Part. pres ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...