squarciare
v. tr. [lat. *exquartiare, der. di quartus «quarto», propr. «fare in quattro» (cfr. squartare)] (io squàrcio, ecc.). – Aprire, rompere lacerando con violenza e per ampio tratto: squarciarsi [...] . squarciato, anche come agg.: giaceva col ventre squarciato; Parrebbe nube che squarciata [dal fulmine] tona (Dante); così Dalle squarciate nuvole Si svolge il sol cadente (Manzoni). Non com., voce squarciata, forte ma acuta, sgraziata, disarmonica. ...
Leggi Tutto
squassare
v. tr. [lat. quassare (der. di quassus, part. pass. di quatĕre «scuotere»), col pref. s- intens.]. – 1. Scuotere, sbattere con violenza da una parte e dall’altra: dopo aver per giorni e giorni [...] squassavano il pontone (Quarantotti Gambini); con compl. oggetto di persona: lo prese per le spalle e lo squassò con furia; non com. con il sign. attenuato di scuotere, sempre però con una certa forza: smaniava ... alzando tratto tratto le braccia al ...
Leggi Tutto
fulmineita
fulmineità s. f. [der. di fulmineo], non com. – Velocità o violenza fulminea: f. di un’azione; agire, intervenire con fulmineità. ...
Leggi Tutto
staffilata
s. f. [der. di staffilare]. – 1. a. Colpo di staffile o d’altro arnese simile: dare, ricevere una s.; fu punito con venti s. nella schiena; in similitudini: quell’insulto lo colpì come se [...] riferimento a ciò che si muove o colpisce con notevole rapidità e violenza: pioveva a cascata, a grandi staffilate d’acqua (Pavese). c aspro, critica mordace: le s. dei critici; gli avversarî non gli risparmiano le loro staffilate. 2. Nel calcio, tiro ...
Leggi Tutto
scempio2
scémpio2 s. m. [lat. exĕmplum, nel senso partic. di punizione crudele che serva di esempio]. – 1. Atto di violenza crudele e raccapricciante, strazio: Ahi, da che lungo scempio Vedi afflitta [...] scempio Che fece l’Arbia colorata in rosso (Dante). 2. Deturpazione, guasto: la demolizione dell’antico Borgo di Roma è stato un vero sc.; la speculazione edilizia ha fatto sc. della costiera; questa non è un’esecuzione musicale, è uno scempio! ...
Leggi Tutto
zombare
żombare v. tr. [voce onomatopeica] (io żómbo, ecc.), pop. tosc. – Picchiare con violenza e sonoramente: E se io ve n’avessi messo [del sale], e tu m’averesti zombata come ieri (Sacchetti); se [...] lo incontra lo zomberà ben bene; sembra debole ma zomba certi pugni! Anche assol.: non smetteva di zombare. ...
Leggi Tutto
sveglia
svéglia s. f. [der. di svegliare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. Il fatto di svegliare, di svegliarsi e di venire svegliato, in modo e con mezzi diversi: dare la s. (gli do la s. chiamandolo, [...] : appena sento la s., metto subito i piedi giù dal letto; non ho sentito la s. e ho continuato a dormire. c. Strumento, e scoppio di proiettili e ordigni esplosivi, di grande forza, violenza o capacità distruttiva: gli ha dato una s. da rigirargli la ...
Leggi Tutto
inveire
v. intr. [dal lat. invĕhi «scagliarsi contro», passivo di invehĕre «condurre dentro», comp. di in-1 e vehĕre «condurre»] (io inveisco, tu inveisci, ecc.; aus. avere). – Rivolgersi impetuosamente [...] prepotenza dei patrizî; e con uso assol.: minaccia di chiamar aiuto, inveisce, smania (Pirandello). Non com., infierire con le armi, con atti di violenza. Anticam. anche con la particella pron.: direte ch’io mi sia inveito troppo acerbamente contro ...
Leggi Tutto
provocabile
provocàbile agg. [dal lat. tardo provocabĭlis]. – Che può essere provocato, cioè determinato, suscitato: reazioni, effetti p. artificialmente; fenomeni p. anche a distanza. Raro, di persona, [...] che può essere provocato all’ira, alla violenza: non è un tipo p. impunemente. ...
Leggi Tutto
provocante
agg. [part. pres. di provocare; il sign. 2, sull’esempio del fr. provocant]. – 1. Che provoca all’ira, all’aggressività, alla violenza: risposta provocante. 2. Che per le caratteristiche fisiche, [...] i gesti goffi e p. e i toni sguaiati delle canzonettiste di infimo ordine (Moravia). ◆ Avv. provocanteménte, non com., con atteggiamento o in modo volutamente ostile, aggressivo, provocatorio: una frase provocantemente offensiva; in maniera invitante ...
Leggi Tutto
Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...