forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] farsi f. (devi farti f.; fatevi f., ecc.); o in frasi quali: non ho la f. di dirglielo, me ne manca l’animo; non ebbi la f. di assistere a quel triste spettacolo. 5. a. Violenza materiale o morale diretta a costringere la volontà d’altri scemandone o ...
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s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai [...] nella proposta, «e rendetevi conto che ogni forma di violenza è traumatica, che prima delle vostre lezioni gli studenti hanno abilismo quando si pensa alla giustizia sociale: la disabilità non è considerata come un'identità sociale e politica ma ...
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occupabile agg. Che, chi è disponibile per un’occupazione, per un lavoro. ♦ Nello stato di diritto non deve essere dato ad alcuno di pretendere l'introduzione di modifiche o deroghe all'ordine giuridico [...] forme di coazione o addirittura di violenza, anche morale. Non si tratta ovviamente soltanto di un problema tecnico-organizzativo di prevenzione e di tutela; questo è un aspetto, necessario, ma non sufficiente. Occorre, prima ancora, individuare le ...
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porno etico loc. s.le m. 1. La pornografia, intesa come attività produttiva e come genere di spettacolo, praticata seguendo princìpi che rispettino sia i diritti di chi vi lavora sia una visione non discriminatoria [...] Italia circa due anni fa. Con un obiettivo etico, prima di tutto. Perché non si tratta solo di pagare per accedere a dei video a luci rosse. Attraverso condiziona i comportamenti, che poi sfociano in violenza di genere e femminicidi. È necessario un ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la [...] arrivare da Gaza. Uno spaccato del dolore e della violenza sofferta dalla popolazione civile a cui corrisponde una parola dell'anno anche se a fare memoria e a conoscere la storia non è affatto nuova: Domicidio. È quando in un conflitto si rade al ...
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brain rot loc. s.le m. Il deterioramento intellettivo e psichico che deriverebbe da un consumo continuato ed eccessivo di contenuti online considerati futili e poco impegnativi. ◆ Secondo gli esperti linguistici [...] frase è stata in realtà coniata nel 1854 dallo scrittore statunitense Henry David Thoreau, precursore dell'ambientalismo e della nonviolenza. Nel suo libro Walden, lamentando la tendenza a svalutare le idee complesse a favore di quelle più semplici ...
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violento
violènto (ant. o raro violènte) agg. [dal lat. violentus, affine a vis «violenza» e a violare «violare»]. – 1. a. Che usa con facilità e brutalità la propria forza fisica o altri mezzi di coercizione [...] violenta: rapina v.; morte v., causata da altri con mezzi violenti. c. Nel linguaggio polit. contemporaneo, non violento, che rifiuta la violenza come metodo di lotta politica e sociale, per principî sia religiosi, sia morali e umanitarî: la lunga ...
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rabbia
1. MAPPA La RABBIA è un’irritazione violenta, prodotta da un’improvvisa delusione o contrarietà, che esplode in azioni e in parole incontrollate e scomposte (essere preso dalla r.; voce tremante [...] costretti a fare ciò che non si vuole o per non aver ottenuto ciò che si non vederci dalla rabbia
rodersi di rabbia
schiumare di rabbia
Proverbi
uccello in gabbia non
Ma vali quattro lire
Dovresti già morire
Tempo non c’è n’è più.
Mariella Nava,
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di [...] di una casalinga inquieta», oppure a Otello perché «Shakespeare non era nero». (Alessandro Leone, Espresso.it, 21 novembre sono allo sbando di fronte all’espressione della più cruda violenza, deve tener conto di come il mondo si sta trasformando ...
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ratto3
ratto3 s. m. [dal lat. raptus -us, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Sinon. letter. o scient. di rapimento (soprattutto di donne), specifico tuttavia in riferimento a fatti dell’antichità classica [...] sessuale) articolato in tre figure: r. a fine di matrimonio, commesso da chi, con violenza, minacce o inganno, sottrae o trattiene per fine di matrimonio una donna non coniugata; r. a fine di libidine, commesso con le stesse modalità ma a fine di ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...