acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] riferito a contrasto, dissidio e sim., di particolare intensità e violenza: la tensione tra le due opposte fazioni si faceva di giorno cade sopra una i o una u (balía, circúito). Non ha attecchito nell’ortografia italiana l’uso del solo accento acuto ...
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picchettaggio2
picchettàggio2 s. m. [der. di picchetto2, con influenza dell’ingl. picketing]. – Funzione di vigilanza e controllo esercitata durante gli scioperi da gruppi di lavoratori o da rappresentanti [...] opera: è ritenuto giuridicamente lecito in quanto espressione del diritto costituzionale di sciopero purché non trascenda in specifici atti di violenza o di minaccia contro singoli lavoratori dissenzienti o nel danneggiamento di beni aziendali. Per ...
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spoglio2
spòglio2 s. m. [der. di spogliare, propr. deverbale a suffisso zero]. – 1. L’azione di spogliare, il fatto di venire spogliato, nel sign. di togliere, portare via, spossessare con la violenza [...] di una rendita beneficiale che resterà alla morte del beneficiato ecclesiastico e di cui quest’ultimo, per una legge antichissima, non può disporre per testamento, gravando su di esso il diritto della Chiesa (diritto di spoglio). 2. Raccolta, esame e ...
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spoliazione
spoliazióne (meno com. spogliazióne) s. f. [dal lat. spoliatio -onis, der. di spoliare «spogliare»; nel sign. 2, der. di spogliare]. – 1. Sottrazione operata con la violenza o l’inganno, [...] o comunque illecitamente, di quanto altri possiede o cui ha diritto, o di beni non proprî: dopo la s. di quel poco che avevano, vivono ormai in miseria; la più grave s. di opere d’arte è stata subita dall’Italia durante l’occupazione napoleonica; ...
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globofobico
s. m. e agg. Chi o che è ossessionato dalla globalizzazione. ◆ «Questa alleanza globofobica di forze dell’estrema sinistra, di ambientalisti e di altri gruppuscoli che vogliono salvare il [...] 4, In primo piano) • i globofobici accusano la polizia di provocare atti di violenza per oscurare i loro veri fini. […] La terza categoria vede quelli che […] non si trovano a loro agio dentro alla qualifica di globofobici […] La parte centrale […] È ...
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proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, [...] il pilota fu proiettato fuori dall’automobile in corsa; la violenza dell’esplosione proiettò a grande distanza le lamiere dell’aereo; , sentimenti, stati interiori che il soggetto rifiuta o non riconosce, localizzandoli in altre persone o cose. Nel ...
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coltello
coltèllo s. m. [lat. cŭltĕllus, dim. di culter «coltello»; cfr. coltro]. – 1. Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale [...] mano al c., impugnarlo per minacciare o ferire, in una rissa. Non com., c. chirurgico o operatorio, il bisturi. 2. Locuzioni fig il (o essere col) c. alla gola, subire una violenza, una minaccia, essere costretti a fare una cosa spiacevole, essere ...
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dolcezza
dolcézza s. f. [der. di dolce1]. – 1. Sapore dolce, gradevole al palato: la d. dello zucchero, del miele, di un frutto; bevanda che ha la d. del nettare. 2. estens. a. La qualità di cosa che [...] tinta, di un accostamento di colori (quando i colori siano delicati, non vivi e violenti). Con riguardo alla forma, di cosa che abbia .; si ottiene più con la d. che con la violenza. d. Attenzione, precauzione nel compiere un atto senza movimenti ...
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maramaldeggiare
v. intr. [der. di maramaldo] (io maramaldéggio, ecc.; aus. avere). – Fare il prepotente con i deboli, come Fabrizio Maramaldo contro il ferito Francesco Ferrucci (v. maramaldo); esercitare [...] violenza e sopraffazione su chi non può reagire e ribellarsi. ...
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martiropatia
s. f. L’essere disposti a immolarsi in nome di un ideale. ◆ Oggi la «martiropatia», l’idea che Jihad inteso come obbligo del credente e «martirio» coincidano, è largamente diffusa nel mondo [...] religiosa che dilata, sino al limite estremo, la violenza ritenuta lecita: con tutte conseguenze del caso. Il Kippenberg e Tilman Seidensticker] aiuta, dunque, a comprendere, non certo a giustificare, un fenomeno così dirompente come la martiropatia ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...