forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] è capace di reggere al peso, agli urti, alle percosse, che non cede, non si piega, non si rompe, e sim.: una trave f.; casa con f. f.; afferrare, tenere f. la fune; reggersi f.; o con violenza: il vento soffia f.; pioveva f.; il cuore gli batteva ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, [...] (di montagna); per s. dirupi. b. Di animali, non domestici, che vivono allo stato selvatico soprattutto nei boschi, nelle . rappresaglie; distruggevano tutto con furia s.; la s. violenza degli invasori; anche, più genericam., violento: era invasato da ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] t. il castigo, il bastone, la frusta; in senso fig., nel prov. buona incudine non teme martello, con la costanza si vince ogni avversità, si contrasta ogni violenza. b. Con senso più oggettivo, essere in condizione di poter subire un danno da qualche ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ; d. il proprio appoggio, la propria fiducia; il lavoro non mi dà respiro; non mi è dato di sperare tanto; il tesoro doveva essere stato dar giù (meno com. che andar giù), diminuire di violenza (del vento e sim.), calare di peso, sciuparsi e sim ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] di un pubblico ufficiale (o di persona da lui richiesta), riconosciuto non punibile dal codice penale in determinate circostanze, come quando vi sia la necessità di respingere una violenza, o di impedire la consumazione di specificati delitti; per il ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] rivolte a chi si prende un’eccessiva confidenza, o s’immischia in affari che non lo riguardano; tenere le mani a p., astenersi dal compiere gesti di violenza o di eccessiva confidenza: tenere la lingua a p., evitare di parlare a sproposito, pensare ...
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duro
agg. [lat. dūrus]. – 1. a. Resistente, che non cede alla pressione, che non si lascia scalfire, bucare, penetrare o sim. (è quindi l’opposto ora di molle, tenero, ora di morbido, soffice, ora di [...] , come in capo, gabbia. Con uso più ampio, consonanti d., le consonanti non palatalizzate. d. Di persona, d. a fare una cosa, restio, che oppone modo grave, severo; con forza, con violenza; dolorosamente: rimproverare, punire duramente qualcuno; lo ...
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occupare
v. tr. [dal lat. occupare, der. di capĕre «prendere», col pref. ob-] (io òccupo, ecc.). – 1. a. Prendere possesso di un luogo, sia legittimamente, quando esso sia libero, disponibile, non posseduto [...] da altri, sia illegittimamente, con la violenza, sottraendolo al legittimo possessore (anche temporaneamente, trovato da occuparsi in una importante ditta di Milano. c. Prendersi cura: non c’è nessuno che si occupi di lui; mi occuperò io stesso della ...
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muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, [...] un gesto o una mossa, o anche spostarsi: il ferito non riesce a muoversi; si mosse con tanta violenza che per poco non cadde; nessuno si muova!; anche, viaggiare, cambiare sede o residenza: non si è mai mosso dal suo paese; per un mese almeno ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] fodero, e in senso fig. dare inizio a una lotta qualsiasi, anche non armata; cingere la s., fissarla al fianco, e fig. prepararsi a alludendo alle truppe mercenarie; in altri casi è simbolo della violenza, bellica o no: Ogni gente sia libera, e pèra ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...