buttare
v. tr. [dal fr. ant. bouter «colpire; gettare; germinare», provenz. botar, dal franco *bōtan «colpire»]. – 1. a. Lanciare con la mano un oggetto o lasciarlo andare dopo avergli impresso una certa [...] uscì; fig., prestar fede a una cosa, o rassegnarcisi: questa non la posso proprio buttar giù (ma più com. mandare giù); giù la pasta, nella pentola quando l’acqua bolle; anche, versare metallo fuso o altro per trarne opere di getto (più com. gettare ...
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meso-
mèṡo- (davanti a vocale anche mèṡ-) [dal gr. μέσο (come pref. μεσο-) «mezzo, medio»]. – 1. Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o più spesso formate modernamente nel linguaggio [...] - e ecto-. 2. Prefisso che nella nomenclatura chimica ha varî significati: nel caso di più ossiacidi ottenuti da uno stesso nonmetallo indica quello derivato dalla forma normale per eliminazione di una o più molecole d’acqua (così, per es., l’acido ...
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ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] o ingranaggio a lanterna), dispositivo di legno o di metallo formato da due dischi o anelli circolari paralleli uniti , correre il fil di r., procedere col vento in poppa. 8. non com. Succedersi vorticoso di avvenimenti: la vita è una r.; è stata ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] duro calle Lo scendere e ’l salir per l’altrui scale (Dante); non salirò più queste s., per indicare il proposito di rompere i rapporti con scalinata o scalea). c. Apparecchio di legno o di metallo che può essere spostato a piacere (s. portatile, o ...
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scaldare
v. tr. e intr. [lat. tardo excaldare, «mettere nell’acqua calda», der. di cal(ĭ)dus «caldo»]. – 1. tr. a. Rendere caldo o più caldo, portare a una temperatura superiore: s. l’acqua; basta una [...] seggiole e sim., con riferimento ad alunni o impiegati che non traggono alcun profitto dallo studio o sono improduttivi nel lavoro: mi di una nave per permettere alle parti meccaniche in metallo di dilatarsi gradatamente; analogam., s. il motore, di ...
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onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] per indicare mezzo, materia: i panni ond’era coperto; il prezioso metallo ond’eran fatti i vasi. b. Da cui: i molti mali T. Tasso). Con questa funzione, regge di regola il congiuntivo, ma non è raro, spec. nell’uso burocr. o quando si voglia evitare ...
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riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, [...] fiori almeno una r. di accompagnamento; in due anni che è lontano, non m’ha scritto mai una r.; com. l’espressione fig. leggere fra striscia con una faccia rigorosamente piana, di legno, di metallo o di materiale plastico trasparente, e con almeno un ...
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rigido
rìgido agg. [dal lat. rigĭdus, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. a. Con riferimento a un oggetto o a un materiale, che non si lascia facilmente deformare, che resiste all’azione di forze tendenti [...] deformarlo; quindi duro, non elastico, non flessibile: un bastone r.; una sbarretta (una riga di metallo, di materiali plastici) i veri sentimenti interni): i suoi lineamenti r. non esprimevano la minima emozione; il soldano in presenzia di ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] (qui si direbbe piuttosto virtù); il mercurio è il solo metallo che abbia la p. di presentarsi, alla temperatura ambiente, villa di sua p.; i beni demaniali sono di p. (o anche sono p., non com. sono in p.) dello stato; i boschi di p. del comune. Per ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] (contrario di lucido): marmo o.; carta o.; filato, raion o.; metallo, argento, oro o., che ha perso la sua lucentezza; colori o., tinte o., non brillanti. b. poet. Oscuro, buio, non illuminato: Cercando or questo et or quel loco o. (Ariosto); Già ...
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non metallo
nón metallo [locuz. s.m.] [CHF] Elemento che non possa essere qualificato come metallo in quanto dotato di proprietà chimiche e fisiche assai diverse e in qualche caso antitetiche rispetto a quelle dei metalli: reattività con l'ossigeno...
Elemento chimico che possiede caratteristiche chimiche e fisiche assai differenti da quelle che caratterizzano lo stato metallico (chiamato un tempo metalloide). I n. sono cattivi conduttori del calore e dell’elettricità, con l’ossigeno formano...