mandorla
màndorla (ant. màndola o amàndola) s. f. [lat. (dei glossarî) amandŭla o amiddŭla, class. amygdăla, che è dal gr. ἀμυγδάλη]. – 1. In botanica: a. Il frutto del mandorlo, drupa verde ovoidale [...] e compressa, pelosa e vellutata, con nòcciolo legnoso contenente 1 o 2 semi, detti anch’essi comunem. mandorle, che, a seconda del sapore, si distinguono in dolci e amare; le prime, oltre che per la tavola, sono usate per torroni, confetti, sciroppi, ...
Leggi Tutto
mandorlo
màndorlo s. m. [der. di mandorla]. – Albero delle rosacee prunoidee (Prunus dulcis o P. amygdalus o P. communis), originario dell’Asia centro-occid., oggi estesamente coltivato nella regione [...] è alto fino a 10 m, ha foglie oblunghe, leggermente seghettate, fiori a petali per lo più bianchi, drupa ovale compressa, verde, a nocciolo oblungo, che contiene 1 o 2 semi, detti mandorle. Il suo legno, di colore rosso-bruno verso il centro e giallo ...
Leggi Tutto
spiccagnolo
spiccàgnolo agg. [der. di spiccare]. – Detto di frutti (pèsca, albicocca, ciliegia, ecc.), la cui polpa si può staccare facilmente dal nòcciolo. Anche spicco o spiccatoio o spiccace. ...
Leggi Tutto
spiccare
v. tr. e intr. [tratto da appiccare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-] (io spicco, tu spicchi, ecc.). – 1. tr. È il contrario di appiccare, e ha quindi il valore fondamentale [...] veloce Ettorre Dalle soglie si spicca (V. Monti); come intr. pron., staccarsi con facilità: queste pèsche si spiccano bene dal nocciolo (e assol.: pèsche che si spiccano bene). b. S. un salto, slanciarsi di scatto per saltare; s. il volo, lanciarsi ...
Leggi Tutto
disossare
diṡossare v. tr. [der. di osso, col pref. dis-1] (io diṡòsso, ecc.). – Togliere l’osso o le ossa a un animale macellato, soprattutto in preparazioni culinarie: d. il pollo, il tacchino, il [...] coniglio; far d. le bistecche dal macellaio. Per estens., separare il nòcciolo dalla parte polposa di un frutto (per es., nelle olive, o nei residui della loro spremitura). Fig., poet., come intr. pron.: Infin ch’i’ mi disosso e snervo e spolpo ( ...
Leggi Tutto
disossatura
diṡossatura s. f. [der. di disossare]. – L’operazione di disossare, e in partic. di togliere il nòcciolo dalla polpa del frutto. ...
Leggi Tutto
ascolano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Ascoli Piceno, capoluogo di prov. delle Marche, o di Ascoli Satriano, centro in prov. di Foggia; abitante, originario o nativo di Ascoli (Piceno o Satriano). In partic., [...] varietà di olivo coltivata nella prov. di Ascoli Piceno, di grandi dimensioni, con frutti grandissimi, di colore verde chiaro, nòcciolo piccolo, polpa abbondante di sapore molto delicato; le olive a., farcite con carne, formaggio e uova, poi passate ...
Leggi Tutto
scrobicolo
scrobìcolo s. m. [dal lat. scrobicŭlus «fossetta», dim. di scrobs o scrobis «fossa, buca»]. – In botanica, piccola fossetta alla superficie di taluni organi (per es., nocciolo della pesca, [...] semi dello stramonio, ecc.) ...
Leggi Tutto
hard-core
〈hàad kóo〉 locuz. ingl. (propr. «[che ha il] nòcciolo [core] duro [hard]), usata in ital. come agg. – 1. Nella terminologia scient. e tecn., la parte più resistente, più centrale, o più importante [...] di un impianto, di un dispositivo o anche di un modello teorico. 2. Nel linguaggio giornalistico, detto di spettacoli cinematografici in cui la pornografia è spinta all’estremo limite, mediante la rappresentazione ...
Leggi Tutto
Botanica
Lo strato più interno, legnoso, dei frutti a drupa, come nelle ciliegie e nelle pesche. Il n. corrisponde all’endocarpo e si presenta con consistenza legnosa. Contiene uno o più semi ed è caratteristico dei frutti di molte piante arboree....
Arbusto (Corylus avellana) delle Betulacee, comune in tutta l’Europa e nel Caucaso, diffuso in Italia allo stato selvatico e coltivato (soprattutto nel Viterbese, nell’Avellinese e sull’Etna). Ha chioma irregolare, foglie ovato-rotonde, ruvide,...