forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] f., gagliardo, generoso, o, anche, che sa d’aceto; liquore f., di alta gradazione alcolica; tabacco f., con alto contenuto di nicotina. 8. Difficile da sopportare; acuto, intenso: un f. dolore (fisico o morale); un f. mal di capo; quindi anche duro ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] facoltà di ritenere acqua durante la panificazione (è legata alla qualità e quantità del glutine); f. del tabacco, il contenuto in nicotina. d. In agraria, f. vecchia, sinon. di caloria del terreno, cioè fertilità dovuta a colture precedenti. 7. Con ...
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sassafrasso
(o sassofrasso) s. m. [dal fr. sassafras, spagn. sasafrás, di etimo incerto]. – 1. In botanica, genere di piante lauracee (lat. scient. Sassafras), con poche specie, di cui una della Cina [...] e disinfettante in preparazioni farmaceutiche; per le sue proprietà diuretiche e diaforetiche, è stato usato come contravveleno della nicotina, del giusquiamo, del veleno d’api, ecc. b. S. d’Australia, albero del genere aterosperma, dalla cui scorza ...
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insetticida
agg. e s. m. [comp. di insetto e -cida] (pl. m. -i). – Di sostanza la cui tossicità verso gli insetti è tale da provocarne la morte: polvere, liquido i.; analogam., azione, potere i. di una [...] inalazione; con riguardo alla costituzione chimica: i. inorganici (arseniati, arseniti, fluoruri, ecc.), i. organici naturali (piretro, nicotina, olî minerali), i. organici di sintesi, che comprendono gli idrocarburi clorurati, gli esteri fosforici e ...
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torrefazione
torrefazióne s. f. [der. di torrefare]. – 1. a. L’operazione (detta anche tostatura) mediante la quale alcuni semi usati nell’alimentazione vengono riscaldati lentamente fino a temperature [...] di trinciato, ottenuti con un miscuglio di tipi di tabacco diversi, che ha come conseguenza una diminuzione del contenuto di nicotina e una uniformità di colore e aroma del prodotto. 3. Lo stesso che arrostimento, con partic. riferimento al processo ...
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frasami
fraṡami s. m. pl. [voce di origine dial., der. del lat. fresus, part. pass. di frendĕre «sminuzzare»]. – I frantumi delle foglie di tabacco che si formano durante la lavorazione di questo, talora [...] utilizzati per l’estrazione della nicotina. ...
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xenobiotico
xenobïòtico agg. [comp. di xeno- e -biotico] (pl. m. -ci). – In biologia, termine con cui si qualificano sostanze estranee alla normale nutrizione dell’organismo e al suo normale metabolismo; [...] indicare sia sostanze naturali (e in tal caso la nozione di xenobiotico è legata al tipo di organismo: per es., la nicotina è uno xenobiotico per l’uomo, ma non per la pianta di tabacco), sia tutte le sostanze biologicamente attive sintetizzate ex ...
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daucina
s. f. [der. di Daucus (carota), nome lat. scient. della carota]. – Alcaloide estratto dalle foglie della carota, caratterizzato dall’odore di nicotina e dotato di proprietà diuretiche. ...
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nicotinamide
(o nicotinammide) s. f. [comp. di nicotina e am(m)ide]. – In chimica organica, amide dell’acido nicotinico, largamente diffusa nei tessuti vegetali e animali (per es., nei cereali, nei legumi, [...] nel lievito, nel fegato, nei muscoli e altri organi di mammiferi e pesci); è la vitamina antipellagrosa (o vitamina PP, sigla dell’ingl. pellagra preventive), costituente di due coenzimi che funzionano ...
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nicotiniconicotìnico agg. [der. di nicotina] (pl. m. -ci). – 1. In chimica organica, acido n., derivato carbossilico della piridina, presente in piccola quantità in tutte le cellule degli organismi [...] antipellagrosa, che, a dosi molto elevate, viene utilizzata anche come vasodilatatore. 2. In anatomia, recettori n., recettori colinergici del sistema nervoso centrale in grado di riconoscere e di legarsi selettivamente all’acido nicotinico. ...
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Alcaloide, il più importante del tabacco, C10H14N2; liquido oleoso, incolore, di sapore bruciante, che imbrunisce all’aria. È una base forte, velenosa, otticamente attiva, levogira, facilmente solubile in acqua e nei solventi organici. La sua...
nicotina
Principale alcaloide del tabacco, in cui la sua percentuale varia dallo 0,7 al 4%, a seconda della varietà.
Farmacologia
La n. è facilmente assorbita dalle mucose (soprattutto dall’epitelio bronchiale e alveolare) e dalla cute. Pervenuta...