niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico [...] di Nicea (maggio-giugno 325) che condannò l’eresia di Ario, proclamando il Figlio consustanziale a Dio Padre: con le aggiunte apportatevi dal II concilio ecumenico (Costantinopoli, 381) è la formula di fede tuttora in uso, nota come simbolo niceno- ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. [...] tempo a s. Atanasio, conservato ormai solo nell’ufficio divino; s. niceno-costantinopolitano, il simbolo più complesso, cioè il Credo recitato nella messa, risalente indirettamente ai simboli dei concilî di Nicea (325) e di Costantinopoli (380). ...
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quartodecimani
(o quattuordecimani o quatordecimani) s. m. pl. [dal lat. tardo quartodecimani, der. di quartusdecĭmus «quattordicesimo» (o di quattuordĕcim «quattordici»)]. – Nome con cui sono indicati [...] della resurrezione) la domenica successiva; la divergenza liturgica provocò una lunga «controversia pasquale» finché il papa Vittore stabilì (190 circa) che si dovesse seguire l’uso occidentale, poi meglio definito dal concilio di Nicea (325). ...
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consustanziale
(o consostanziale) agg. [dal lat. tardo consubstantialis, comp. di con- e substantia «sostanza», traduz. del gr. ὁμούσιος]. – In teologia, termine, consacrato dal Concilio di Nicea (325) [...] e adottato nel Simbolo, che esprime, in opposizione all’arianesimo, l’identità di sostanza del Padre e del Figlio ...
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antitrinitario
antitrinitàrio agg. e s. m. (f. -a) [comp. di anti-1 e trinitario]. – Che, o chi, si oppone al dogma cattolico della Trinità. In partic., sono stati così chiamati tutti coloro che, pur [...] intendendo rimanere cristiani, professano circa la Trinità dottrine contrarie al dogma definito nei concilî di Nicea (a. 325) e Costantinopoli (a. 381). ...
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omousiano
omouṡiano agg. e s. m. [dal lat. tardo homousianus, der. del gr. ὁμοούσιος «consustanziale», comp. di ὁμο- «omo-» e οὐσία «sostanza»]. – Nella storia del cristianesimo, nell’ambito delle polemiche [...] trinitarie del 4° sec., nome dato ai seguaci della formula definita dal concilio di Nicea (325), secondo la quale il Figlio è consustanziale al Padre. ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] del «primo mese» del calendario liturgico ebraico e che cadeva nell’equinozio di primavera, o immediatamente dopo: al Concilio di Nicea (325) fu stabilito che la Pasqua si celebrasse la domenica successiva al termine pasquale. 3. Il punto estremo di ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] , e retto fino al 1261 dalla dinastia iniziata da Baldovino, conte di Fiandra, mentre gli imperatori bizantini avevano sede in Nicea. Quartiere L., a Parigi, la zona della città che è sede degli studî universitarî e luogo d’incontro di studenti ...
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precrociata
s. f. [comp. di pre- e crociata1]. – Nella storiografia, termine con cui è stata designata, per distinguerla dalle altre crociate, la spedizione per la liberazione del Santo Sepolcro guidata [...] ; fu detta anche «crociata dei pezzenti», perché composta da masse disorganizzate di povera gente, che dopo aver marciato dalla Francia e dalla Germania fino al Bosforo, compiendo saccheggi e devastazioni, furono decimate dai Turchi presso Nicea. ...
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arianesimo
arianéṡimo s. m. [der. di ariano2]. – L’eresia trinitaria del prete alessandrino Ario († 336), diffusasi nel sec. 4° e condannata nel concilio di Nicea (325); è caratterizzata dall’affermazione [...] che solo il Padre può considerarsi veramente Dio (non generato, non creato, eterno e immutabile), e dalla conseguente negazione della divinità del Figlio ...
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(gr. Νίκαια) Antica città della Bitinia (od. İznik, Turchia). Fondata nel 316 a.C. da Antigono Monoftalmo e ingrandita da Lisimaco, sotto il dominio romano fu importante centro stradale. Fu la seconda città dell’Impero d’Oriente; conquistata...
(gr. Νίκαια) Naiade, figlia della divinità eponima del fiume Sangario e di Cibele, caratterizzata nel mito dalla passione per la caccia e dal dispregio dell’amore. È collegata a Dioniso, al cui amore avrebbe finito per cedere.