snervare [der. di nervo, col pref. s- (nel sign. 4)] (io snèrvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [abbattere il sistema nervoso, anche assol.: un'attesa che snerva] ≈ estenuare, logorare, sfibrare, stressare. ↔ calmare, [...] , rammollire, (non com.) slombare, svigorire. ↔ rafforzare, temprare. ■ snervarsi v. intr. pron. [perdere la propria energia nervosa, le forze fisiche e morali: in quest'ozio mi sto snervando] ≈ debilitarsi, estenuarsi, fiaccarsi, indebolirsi ...
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mobile¹ /'mɔbile/ [dal lat. mobĭlis, der. di movēre "muovere"]. - ■ agg. 1. a. [che può essere mosso, spostato nello spazio: le parti m. di un congegno] ≈ amovibile, (non com.) movibile, rimovibile. ‖ [...] a più interessi: una mente m.] ≈ agile, dinamico, duttile, pronto, versatile, vitale, vivace, vivo. ↑ inquieto, nervoso. ↔ lento, ottuso, tardo, torpido. c. [di animo, indole e sim., che cambia continuamente] ≈ incostante, instabile, mutevole ...
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rabbia /'rab:ja/ s. f. [lat. tardo rabia, class. rabies]. - 1. [malattia infettiva che colpisce gli animali e gli uomini e che si manifesta con spasmi dolorosi alla gola e irritazione delle vie respiratorie, [...] [irritazione violenta: voce tremante di r.; essere preso dalla r.] ≈ (fam.) bile, collera, ira. ↑ furia, furore. ↓ (fam.) nervoso. ↔ calma, pacatezza, seraficità, serenità, tranquillità. 3. a. (non com.) [avidità accesa e smodata, con la prep. di: r ...
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rabbonacciare [der. di abbonacciare, col pref. r(i)-] (io rabbonàccio, ecc.), non com. - ■ v. tr. [far passare il nervoso o la rabbia a qualcuno] ≈ e ↔ [→ RABBONIRE]. ■ rabbonacciarsi v. intr. pron. 1. [...] [di elementi naturali, tornare calmo] ≈ e ↔ [→ RACCONCIARSI]. 2. (estens.) [di persona, smettere di essere arrabbiato] ≈ e ↔ [→ RABBONIRSI] ...
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apprensivo agg. [der. del lat. apprehensus, part. pass. di apprĕhendĕre "apprendere"]. - [facile all'apprensione, o che manifesta apprensione: un tipo a.; uno sguardo a.] ≈ agitato, ansioso, inquieto, [...] nervoso, preoccupato, timoroso, trepidante. ↑ angosciato. ↔ calmo, sereno, tranquillo. ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] in piedi» e sim.), spec. quando assume (nelle varietà centro-merid.) il sign. di «essere in una determinata condizione»: sto nervoso; sto messo male; sto senza soldi, ecc.; comuni (da Roma in giù), a quasi tutti i livelli stilistici, sono frasi come ...
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narcotico /nar'kɔtiko/ [dal gr. narkōtikós "che fa intorpidire"] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. (med., farm.) a. [che dà torpore, detto soprattutto di sostanza, o di procedimento, che produce uno stato di narcosi] [...] che produce uno stato di narcosi] ≈ e ↔ [→ NARCOTICO agg. (1. a)]. b. [sostanza che agisce sul sistema nervoso, provocando senso di torpore, di benessere e talora allucinazioni] ≈ droga, stupefacente. ⇓ allucinogeno. 2. (med.) [farmaco che serve ...
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nervoso
nervóso [BFS] [agg. Der. del lat. nervosus "che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi"] [BFS] [FME] Fibre n.: le prosecuzioni dei neuriti delle cellule nervose, che, a una certa distanza dall'origine, si rivestono di guaine proprie,...
L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del trofismo e delle funzioni dei singoli...