decorrenza
decorrènza s. f. [der. di decorrere]. – Il decorrere; termine dal quale decorre un impegno, un diritto, un obbligo, una nomina, uno stipendio, ha validità un provvedimento, ecc.: promosso [...] interessi su un capitale messo a frutto; d. dei termini, il periodo di tempo compreso entro due limiti (termine iniziale e termine finale), durante il quale un determinato atto o negoziogiuridico può essere validamente compiuto o avere efficacia. ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] Nel linguaggio burocr.: assenza, aspettativa per motivi di famiglia, per motivi di salute; fatti che sono motivo di nullità per un negoziogiuridico; talvolta anche come sinon. di motivazione: il m. (o i m.) di una sentenza, di una ricompensa, d’una ...
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efficacia
efficàcia s. f. [dal lat. efficacia, der. di effĭcax -acis: v. efficace]. – 1. Capacità di produrre pienamente l’effetto voluto, e l’ottenimento stesso dell’effetto: l’e. di un rimedio, di [...] stile, scrittore, oratore privo di e.; parlare, scrivere con e., con forza e calore. In partic., e. di un atto o negoziogiuridico, la sua capacità di produrre gli effetti per cui viene compiuto, e anche il concreto prodursi di tali effetti. 2. Nel ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] che, redatto dai due fidanzati, è depositato presso un negozio di vendita per facilitare a parenti e amici la scelta del per il matrimonio. Si riferiscono invece allo stato civile e giuridico conseguente al matrimonio le espressioni prime n., di chi ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] o da una legge esteriore. 2. Nel linguaggio giur.: a. Negozio f., contratto f., per la cui validità è richiesta una del bilancio. d. Teoria f. del diritto, sinon. di formalismo giuridico. 3. Nell’uso com.: a. Della forma, per ciò che attiene ...
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presupposizione
presuppoṡizióne s. f. [der. di presupporre, sull’analogia di supposizione]. – Il presupporre, il fatto di presupporre e la cosa presupposta; congettura: è una p. abbastanza fondata; le [...] tue p. mi sembrano azzardate. In diritto, la rappresentazione degli effetti di un negozio o atto giuridico, che le parti contraenti si fanno nell’atto di porlo in essere. ...
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interesse
interèsse (ant. e pop. tosc. interèsso) s. m. [dal verbo lat. interesse «essere in mezzo; partecipare; importare», comp. di inter «tra» e esse «essere»]. – 1. Il prezzo pagato, o che dev’essere [...] sempre al plur.: badare ai proprî i., agli i. dell’azienda, del negozio, della fabbrica; è lui che cura gli i. della famiglia; ha ; tutela degli i. legittimi (da parte dell’ordinamento giuridico). 4. a. Partecipazione pratica e attiva dello spirito a ...
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commerciante
s. m. e f. [dal fr. commerçant, part. pres. di commercer «comerciare»]. – 1. Genericam., chi esercita un commercio, chi si dedica a un’attività commerciale, o, più specificamente, chi svolge [...] intermediaria nella circolazione dei beni (figura cui nel linguaggio giuridico attuale si dà il nome di imprenditore commerciale): i Venezia (Carducci). 2. Nell’uso corrente, con sign. restrittivo, esercente di un negozio o di un banco di vendita. ...
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rappresentante
rappreṡentante s. m. e f. [propr., part. pres. di rappresentare]. – 1. Persona (o gruppo, ente o organo, istituzione) che rappresenta una o più altre persone (o gruppi, enti, ecc.) e agisce [...] illustra ai docenti i testi scolastici di uno o più editori. In diritto, con sign. strettamente giuridico, chi in virtù della legge o di un negozio esprime una volontà i cui effetti vengono imputati al rappresentato (v. rappresentanza, nel sign. 1 b ...
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rilievo
rilièvo s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. Il fatto di rilevare, cioè di sporgere, di aggettare da una superficie, e, per estens., lo spicco di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto [...] , di particolare r.; la cosa non ha nessun r. giuridico (più frequente, in questo senso, rilevanza); figura, personaggio di un contratto di locazione (r. di un’azienda, di un negozio), o nel possesso, nella proprietà di qualche cosa mediante acquisto ...
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Il negozio giuridico è l’atto mediante il quale il privato è autorizzato dall’ordinamento giuridico a regolare interessi individuali nei rapporti con altri soggetti. Rientra nelle categorie degli atti giuridici, perché ha rilievo giuridico nel...
Enrico del Prato
Abstract
Nella tradizione del diritto civile l’espressione ‘negozio giuridico’ è impiegata per indicare gli atti di autonomia privata: quegli atti di disposizione mediante i quali i privati costituiscono diritti o ne dispongono....