argenteo
argènteo agg. e s. m. [dal lat. argenteus]. – 1. agg. a. Di argento: calice a., monete argentee. Codice a., in partic. il codice di 187 fogli, che conserva la massima parte di quanto è giunto [...] o la lucentezza dell’argento: l’a. raggio della luna; la superficie del lago aveva riflessi a.; Velo a. par la nebbia su ’l ruscello che gorgoglia (Carducci); per quanto i fili a. sulla sua testa fossero più numerosi che in quella della sorella ...
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oscurare
v. tr. [dal lat. obscurare, der. di obscurus «oscuro»]. – 1. a. Rendere oscuro, meno luminoso: dense nuvole oscuravano il sole; una nebbia così fitta da o. il giorno; o. una lampada, schermandola; [...] anche, far sembrare meno luminoso al confronto: il chiarore della luna oscura le stelle vicine. b. Per estens., nel linguaggio giornalistico, disattivare un ripetitore radiofonico o televisivo mediante ...
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liquefare
v. tr. [dal lat. liquefacĕre, comp. del tema di liquere «essere liquido» e facĕre «fare»] (io liquefàccio o liquefò, tu liquefài, egli liquefà, noi liquefacciamo, voi liquefate, essi liquefanno [...] . b. intr. pron. Passare allo stato liquido, sciogliersi: ai primi raggi del sole, la neve si liquefece; la grave nebbia ... incominciò di vena A liquefarsi in lentissima pioggia (Giusti); iperb., di persona, sciogliersi in sudore: liquefarsi al sole ...
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erisifacee
eriṡifàcee s. f. pl. [lat. scient. Erysiphaceae, dal nome del genere Erysiphe «erisife»]. – Famiglia di funghi ascomiceti con una ventina di generi, caratterizzati da micelio bianco e corpi [...] , il cui vario aspetto permette la distinzione dei generi; si presentano anche in forma conidica (denominata oidio) e vivono per lo più come parassiti sulle foglie di vegetali superiori dando luogo a malattie dette nebbia, mal bianco o oidio. ...
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erisife
erìṡife s. f. [lat. scient. Erysiphe, der. del gr. ἐρυσίβη «ruggine del grano»]. – Genere di funghi della famiglia erisifacee, con dieci specie cosmopolite; fra le più comuni, Erysiphe graminis, [...] agente della nebbia del frumento, e Erysiphe cichoracearum, parassita di molte piante, specialmente delle composite sia spontanee sia coltivate. ...
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radere
ràdere v. tr. [lat. radĕre] (pass. rem. rasi, radésti, ecc.; part. pass. raso). – 1. Tagliare via il pelo col rasoio: r. i baffi, la barba, i capelli (più fam. fare la barba, i capelli), i peli [...] anche fig.: del cor mi rade Ogni delira impresa (Petrarca); e col senso di togliere, dissipare: Sì come sole ch’ogni nebbia rade (Carducci). Anticam., raschiare in genere; e inoltre: tosare le monete (togliere loro cioè una leggera sfoglia di metallo ...
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grassume
s. m. [der. di grasso]. – 1. spreg. Grasso di carne macellata, cruda o cotta, e anche il sugo oleoso in cui si scioglie durante la cottura: mi tolga un po’ di g. da questa bistecca; il g. galleggiava [...] e melmosa che si accumula nelle buche delle fogne o nel fondo delle concimaie. 3. In fitopatologia, malattia (detta anche nebbia del fagiolo, e meno com. grasso dei fagioli), dovuta a un batterio (Xanthomonas phaseoli) che attacca varie specie di ...
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folto
fólto agg. [lat. fŭltus, part. pass. di fulcire «calcare, premere»]. – 1. a. Costituito di elementi molto vicini l’uno all’altro: f. bosco; f. fogliame; barba f.; una f. chioma, una pelliccia f.; [...] , affollato, gremito: un teatro f. di pubblico; la piazzetta era f. di curiosi. c. non com. Denso, fitto: una f. nebbia; tenebre folte. 2. Con uso sostantivato, il folto, la parte folta, dove c’è maggiore addensamento: entrare nel f. del bosco ...
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salvataggio
salvatàggio s. m. [dal fr. sauvetage, der. di sauver «salvare»]. – 1. Il salvare, il porre in salvo. In partic.: a. Opera di soccorso diretta a trarre in salvo persone in pericolo di affogare, [...] aereo (distinto in s. in volo, s. in mare, s. a terra); le operazioni di s. sono state ostacolate dalla nebbia. Mezzi di salvataggio, complesso di attrezzature che, in dotazione a navi e a imbarcazioni in genere (in base a regolamenti internazionali ...
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densita
densità s. f. [dal lat. densĭtas -atis]. – 1. L’essere denso, nei varî sign. dell’agg.: la d. della nebbia toglieva la visibilità; un bosco ombroso per la d. del fogliame; opera pregevole per [...] d. di concetti. 2. Con sign. relativo, la condizione di un corpo, o di un complesso costituito di molti elementi, le cui parti costitutive sono più o meno vicine fra loro, secondo un rapporto che può essere ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità....
nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in Rime C 18, dov'è spiegata l'origine del...