miasma
mïasma s. m. [dal gr. μίασμα -ατος «lordura», der. di μἳίνω «lordare, contaminare»] (pl. -i). – Esalazione malsana, particolarmente quelle che emanano da sostanze organiche in decomposizione (cadaveri, [...] . Oggi la parola è usata con senso più ampio, per indicare qualsiasi fetore che vizia l’aria: dalla vicina distilleria provenivano m. irrespirabili; fetidi, mefitici m.; fuori c’è la nebbia, umida, fredda, carica di nafta e di miasmi (Buzzati). ...
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diradamento
diradaménto s. m. [der. di diradare]. – 1. Il diradare, il diradarsi, e l’effetto che ne segue: d. delle vetture tranviarie in circolazione; d. della folla; d. della nebbia. 2. In partic.: [...] a. In agraria e in silvicoltura, d. di un seminato, di un vivaio, di un bosco, sradicamento di alcune piante, in una piantagione troppo fitta, eseguito per favorire lo sviluppo delle piante che restano; ...
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diradare
v. tr. [der. di rado, con il pref. di-1]. – 1. Rendere più rado: d. gli alberi, il grano, le piantine, ecc., o d. un bosco, un campo, ecc.; il sole dirada la nebbia; E ’l folto de le schiere [...] apre e dirada (T. Tasso); scherz.: soldati spagnoli, che ..., sul finir dell’estate, non mancavan mai di spandersi nelle vigne, per diradar l’uve, e alleggerire a’ contadini le fatiche della vendemmia ...
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non-persona
(non persona), s. f. Essere al quale non è riconosciuto lo statuto di soggetto responsabile, titolare di determinati diritti e doveri. ◆ Si è detto troppo sulla natura dell’embrione: se sia [...] essenziale. Ha voluto ricordare la vergogna della «congiura del silenzio», il sudario «amaro e demoralizzante dell’oblio», la nebbia del negazionismo all’italiana che per più di mezzo secolo ha continuato ad avvolgere questi esuli colti, scolarizzati ...
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dirottare
v. tr. e intr. [der. di rotta2, col pref. di-1] (io dirótto, ecc.). – 1. tr. Dirigere una nave o un aereo per una rotta diversa da quella fissata, agendo per decisione volontaria, per necessità, [...] . i proprî capitali all’estero. 2. intr. (aus. essere) Cambiare la rotta, riferito alla nave o all’aereo: a causa della forte nebbia sull’aeroporto di Milano, abbiamo dovuto d. (o l’aereo ha dovuto d.) su Genova. Per estens., anche di altri veicoli e ...
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spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] : il tempo spegne i ricordi; le continue polemiche hanno spento l’entusiasmo iniziale; attutire, far diminuire d’intensità: la nebbia spegne tutti i rumori; come intr. pron., venire meno gradatamente, cessare di essere o di esistere, dileguarsi: l ...
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fittezza
fittézza s. f. [der. di fitto1]. – L’essere fitto, cioè denso, compatto: f. degli alberi nel bosco; non ci si vedeva per la f. della nebbia. In senso relativo, l’essere più o meno fitto: f. [...] di un tessuto, di una rete; in geografia fisica, f. del reticolato idrografico, rapporto (detto anche densità fluviale) tra la lunghezza complessiva dei corsi d’acqua di un dato territorio e l’area di ...
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fitto1
fitto1 agg. [lat. fīctus, part. pass. volg. di figĕre «figgere» (class. fixus)]. – 1. Ficcato, conficcato: un palo f. in terra; quattro grossi chiodi f. nel tavolato; Fitti nel limo, dicon: «Tristi [...] . avv. a capo f., con la testa in giù (v. capofitto). 2. Denso, folto, compatto: f. boscaglia; la folla era f. così; una f. nebbia; fig.: buio f., notte f.; f. mistero. Si dice spec. di cose a elementi molto ravvicinati o che si seguano a brevissimo ...
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luccicare
v. intr. [lat. *lucicare, der. di lux lucis «luce»] (io lùccico, tu lùccichi, ecc.; aus. avere). – Riflettere la luce mandando brevi e frequenti lampi luminosi, come fanno le pietre sfaccettate, [...] spilla di brillantini luccicava sul suo petto; le pagliuzze d’oro luccicavano al sole; luccicar di spade Come tra nebbia lampi (Leopardi); già luccicavano le prime stelle (meno com., già luccicava il giorno, cominciava a spuntare con le prime ...
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galleggiare
v. intr. [der. di galla1] (io galléggio, ecc.; aus. avere). – Stare a galla, mantenersi, o avere la capacità di mantenersi, alla superficie di un liquido, di una massa d’acqua: quella cosa [...] ., riferito a un aerostato, stare sospeso nell’aria senza salire né scendere. In usi fig.: i fanali galleggiavano nella nebbia; poche idee che galleggiano in un mare di parole; Galleggia in alto un cinguettio canoro (Pascoli); non com., sentirsi ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità....
nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in Rime C 18, dov'è spiegata l'origine del...