rarefazione
rarefazióne s. f. [der. di rarefare]. – L’azione del rarefare, il fatto di rarefarsi; in partic., il fenomeno fisico per cui un corpo aeriforme aumenta di volume, conservando intatto il suo [...] ricercando sempre spazii maggiori, fanno forza contro al loro contenente (Galilei); r. di un gas, r. dell’atmosfera; r. della nebbia. In usi estens.: la r. delle visite, dei controlli; questo puro presente non esiste nel tempo, che lo annienta in ...
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caligine
calìgine s. f. [dal lat. caligo -gĭnis]. – 1. a. Stato particolare dell’atmosfera la cui trasparenza è fortemente ridotta dalla presenza di finissimo pulviscolo (polvere desertica, ceneri vulcaniche, [...] ecc.), sospeso in quantità molto superiore alla normale. b. Per estens., nebbia, vapori dell’aria in genere: Il sole tardo ne l’invernale Ciel le c. scialbe vincea (Carducci). La parola è usata anche in senso fig., per indicare ottenebramento (della ...
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meteora
metèora s. f. [dal gr. μετέωρα, neutro pl. dell’agg. μετέωρος «che sta in alto nell’aria»]. – 1. a. Genericam., ogni fenomeno che si verifica nell’atmosfera terrestre: m. acquee, la pioggia, [...] e la grandine (dette anche, con senso più ampio, idrometeore); m. aeree, i venti; m. di condensazione, le nubi o la nebbia; m. elettriche, i fulmini; m. luminose, le stelle cadenti, l’aurora polare, l’arcobaleno. b. Con sign. specifico, in astronomia ...
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caligo
s. f. o m. [dal lat. caligo (-gĭnis)] (non usato al plur.). – 1. letter. Caligine, nebbia, foschia: sotto la c. mattinale (Pascoli). 2. Nell’uso region. (ven., emil., lomb.) è masch.: c’è il c. [...] alla mattina, e il c. non sbaglia (Panzini) ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo [...] in su l’orlo suppremo De l’alta ripa (Dante); le parti supreme [la fronte e gli occhi] Eran avvolte d’una nebbia oscura (Petrarca); anche riferito a persona: poi col supremo auriga Arduo consiglio ne terrai (Parini), col cocchiere che siede in alto, ...
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compatto
agg. e s. m. [dal lat. compactus, part. pass. di compingĕre «collegare, unire»]. – 1. Fitto, denso: nebbia, folla, massa compatta. Si dice soprattutto: a) di corpi solidi le cui parti componenti [...] abbiano intima coesione fra loro: rocce c. o a struttura compatta; b) di legname da opera molto duro a lavorarsi, e di legname da ardere che ha alto peso specifico e quindi alto rendimento calorifico; ...
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intravedere
intravedére (meno com. intravvedére, per analogia con avvedere) v. tr. [comp. di intra- e vedere, calco del fr. entrevoir] (coniug. come vedere). – Vedere indistintamente o di sfuggita, e [...] per lo più in lontananza, spec. quando c’è scarsa visibilità o gli oggetti si mescolano e confondono tra altri: nella nebbia, gli alberi si intravedevano appena; i. una lepre tra i cespugli; l’ho intravisto in mezzo alla folla; e come rifl. recipr.: ...
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fumea
fumèa (ant. fummèa) s. f. [dal fr. fumée (der. di fumer «fumare»), che nel sec. 12° ha sostituito fum «fumo»], letter. o region. – Fumo (anche in senso fig.); fumata; nebbia, vapore caliginoso [...] e sim.: i fanali azzurri nella f. (D’Annunzio); Sommersa ti vedremo Nella f. che il vento Lacera o addensa (Montale) ...
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fumo
(ant. e pop. fummo, ant. fume) s. m. [lat. fūmus]. – 1. a. Il complesso dei prodotti gassosi e solidi di una combustione, che in forma di colonna o di nube si alzano nell’aria, costituendo una dispersione [...] emissione di gas che abbia aspetto simile al fumo (per es., il vapore prodotto da una caldaia o quello che s’alza come nebbia da luoghi umidi): il f. della locomotiva, della pentola; i f. della palude, d’una solfatara, ecc.; Se ’l fummo del pantan ...
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cimmerio
cimmèrio (raro cimmèrico; ant. e raro chimmèrio) agg. e s. m. [dal lat. Cimmerius, Cimmerĭcus], letter. – Appartenente o relativo ai Cimmerî, antica popolazione stanziata nella Crimea, ma anche, [...] di oscuro, caliginoso: Tacita uscia dalle c. grotte La nemica del dì (V. Monti); Poi con l’indice ... Sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua Quel che riman de la cimmeria nebbia (Parini, con allusione al sonno che grava ancora gli occhi la mattina). ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità....
nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in Rime C 18, dov'è spiegata l'origine del...