scarico1
scàrico1 (poet. scarco) agg. [der. di carico1, col pref. s- (nel sign. 1)] (pl. m. -chi). – 1. Privo del carico, in quanto non è stato ancora caricato o è stato già scaricato: autocarro s.; [...] ); poet., del cielo, limpido, non offuscato da nubi: Né così bello il sol già mai levarsi Quando ’l ciel fosse più de nebbia scarco ... vidi (Petrarca); anche assol.: E vider là ’ve ’l cielo era più scarco E più tranquillo, una dorata nube (Caro). b ...
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contorno
contórno s. m. [der. di contornare]. – 1. a. Linea o complesso di linee che limitano e circoscrivono un’immagine, una figura: un disegno dai c. sfumati; le file d’automezzi laggiù erano una [...] massa di forme imprecise con c. luminosi, perse in quella nebbia color latte (Gianni Celati); riferito a persona, l’insieme dei tratti, dei lineamenti: presentava la perfezione dei c. delle statue greche (Guerrazzi); un volto dai c. delicati. b. ...
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sbioccare
v. intr. [der. di biocco (v. bioccolo), col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbiòcco, tu sbiòcchi, ecc.; aus. essere), letter. – Mostrarsi, apparire pallidamente, come avvolto da nebbia o come uscendo [...] da fiocchi di neve: finiti gli orti, cominciava l’oliveto, grigio-argento, una nuvola che sbiocca a mezza costa (I. Calvino); anche come intr. pron.: Lo squarcio che si sbiocca sui nevati Gioghi di Lunigiana ...
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dissipare
v. tr. [dal lat. dissipare, dissupare, comp. di dis-1 e *supare (incerta la variante *sipare) glossato con iacĕre «gettare», propr. «spargere qua e là»] (io dìssipo, ecc.). – 1. Disperdere [...] , dissolvere, ridurre al nulla, distruggere: il vento ha dissipato le nubi; l’aurora dissipò le tenebre; spesso fig.: d. le nebbie dell’intelletto, le tenebre dell’ignoranza; d. ogni dubbio; d. le illusioni, le calunnie, ecc.; il malinteso fu subito ...
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dissipato
agg. [part. pass. di dissipare]. – 1. Disperso, perduto: quante ricchezze d.!; la nebbia non era ancora del tutto dissipata. In fisica, potenza d., quella che, in una macchina, in un processo, [...] ecc., viene considerata perduta ai fini dell’utilizzazione. 2. Dedito all’ozio, a una vita disordinata, o che spende senza misura soprattutto nel gioco e nei piaceri: giovani d.; per estens., fare una ...
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dissolvere
dissòlvere v. tr. [dal lat. dissolvĕre, comp. di dis-1 e solvĕre «sciogliere»] (pass. rem. dissòlsi, dissolvésti, ecc.; part. pass. dissòlto e ant. dissoluto), letter. – 1. a. Disciogliere: [...] è dissolto. b. Andare in disfacimento: Se l’universo pria non si dissolve (Petrarca). c. Disperdersi, dileguarsi, svanire: la nebbia si dissolse rapidamente. ◆ Part. pres. dissolvènte, anche come agg. e s. m., di sostanza atta a dissolvere (oggi più ...
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raffigurare
v. tr. [der. di figura, col pref. ra-]. – 1. non com. Riconoscere alla figura, all’aspetto, cose e, più spesso, persone: Come quando la nebbia si dissìpa, Lo sguardo a poco a poco raffigura [...] Ciò che cela ’l vapor (Dante); vedendol ridere, suspicò non costui in alcuno atto l’avesse raffigurato (Boccaccio); in quel buio avevo stentato a raffigurarlo. 2. non com. Somigliare nella figura, e, in ...
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collisione
colliṡióne s. f. [dal lat. tardo collisio -onis, der. di collidĕre: v. collidere]. – 1. Scontro, urto tra due corpi in movimento: c. tra due locomotive, tra due apparecchi in volo. In marina, [...] urto fra navi dovuto a causa fortuita, specialmente in caso di nebbia o di foschia, o a errata manovra (in questo caso, sinon. di abbordo): rotta di c., rotta che porta una nave o un mezzo semovente a collidere con un’altra nave (può determinarsi ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] di cose materiali; per es., sedersi sul fondo, di un sommergibile; o stendersi sopra, incombere, detto, nel linguaggio poet., delle nubi, nebbia e sim.: La gotica caligine che annosa Siede a gli occhi a le misere genti (Parini). V. anche gli esempî ...
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stenebrare
v. tr. [der. di tenebra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io stènebro, ecc.), letter. – Togliere dalla tenebra, dal buio, dall’oscurità: due fanaletti piagnucolosi, affogati nella nebbia, stenebravano [...] a mala pena quel lercio budello (Pirandello); più usato in senso fig.: s. la coscienza, la mente, restituirla alla luce della verità; qual sole o quai candele Ti stenebraron sì che tu drizzasti Poscia ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità....
nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in Rime C 18, dov'è spiegata l'origine del...