manco1
manco1 agg. e avv. [lat. mancus «monco, storpio, debole»]. – 1. agg. (pl. m. -chi) a. ant. o letter. Manchevole, che manca di qualche cosa, quindi difettoso, imperfetto, o incompleto, scarso, [...] . e raro), tristo, infausto, di cattivo augurio: Non so s’abbiano o nottole o cornacchie, O altro m. et manco con il sign. di nemmeno, neanche, in espressioni di efficace negazione: non ne ho incontrato m. uno; più spesso senza non: m. questo è vero; ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] con restituire): all’occasione saprò rendervi il servigio; Dio ve ne renda merito, vi dia il giusto compenso, il premio meritato . Quindi, anche nell’uso com., esprimere il proprio pensiero: non so se rendo l’idea, il concetto. c. non com. Tradurre ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] libero sfogo, impedire: t. il pianto, il riso (o le risa); non so chi mi tenga dal dargli uno schiaffo! (per usi simili del rifl., v. oltre E troni e popoli, E paci e guerre ... E me ne tengo (Giusti); si tiene molto della sua dottrina. Più com ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] Dell’intelletto, delle idee, netto, non confuso: avere i concetti ch.; non so se ho rese ch. le idee; non ho un’idea ben ch. di ciò di luce che illumina un ambiente, e la visibilità degli oggetti che ne consegue: c’è troppo ch. qui, accosta un po’ le ...
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associazione
associazióne s. f. [der. di associare]. – 1. Atto di associare o di associarsi, e anche il fatto di essere associato, nelle varie accezioni del verbo: a. a un’impresa; fare l’a. al circolo [...] che unisce i singoli membri ha carattere sacrale, cioè né politico né d’altra natura; in partic., nella Chiesa cattolica, collegarsi e il concatenarsi di un’idea a un’altra per analogia: non so per quale strana a. d’idee, mi venne a un tratto in ...
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combinare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo combinare, der. di bini «a due a due», col pref. con-]. – 1. tr. a. Mettere insieme due o più cose affini, secondo un determinato criterio e per ottenere un certo [...] da parte del venditore), e con questo senso anche assol.: io non so c. e ho pagato ciò che mi ha chiesto. d. Organizzare, stai combinando?; spesso con la particella ne: combinarne una grossa; combinarne delle belle; ne ha combinata certo una delle sue ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] azioni transitive, intransitive e reciproche (io mi lavo, egli se ne va, voi vi amate); i p. dimostrativi, che hanno i relativi possono avere funzione sintattica subordinante (per es.: io non so chi tu sia); e infine i p. numerali, che esprimono una ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] lingua antica è documentato un uso enclitico (nella forma -so): E non vidi già mai menare stregghia A ragazzo aspettato lui le sue (le sue scappatelle, o le sue malefatte); ne ha detta, ne ha fatta una delle sue (con allusione a spropositi, a ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] rifl. con valore intr., farsi s., rassicurarsi, prendere animo: Ben so ’l cammin: però ti fa sicuro (Dante). In partic., è il quindici del mese, ne sono s. (proprio s., sicurissimo); cercherò di venire domani, ma non ne sono proprio sicuro. Con lo ...
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mormorare
(ant. murmurare) v. intr. [lat. mŭrmŭrare, der. di murmur «mormorìo»] (io mórmoro, ecc.; aus. avere). – 1. Produrre un rumore lieve e continuo, che a tratti si fa più sensibile e forte, detto [...] fresche e dolci Spargea soavemente mormorando (Petrarca); Né mormorava fronda, Né pur mormorava onda In sulla fresca erbetta ( (Parini); mormorò qualche parola di scusa; le mormorò non so che all’orecchio; parole appena mormorate. Poet., di animali: ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...