di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] va della vita, del mio onore; e con valore enfatico: tra buoni amici, con due parole s’accomodano di gran cose (Manzoni); tosc. neso di molto io! E similmente in frasi esclamative: farmi di queste cose!; di quelle parole, a me! 6. a. Serve spesso a ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] si sanno a m., che ognuno conosce perfettamente; ormai lo so a m., di cosa sentita ripetere troppo spesso); con sign. ., di qualcuno o di qualche cosa; Da’ be’ rami scendea (Dolce ne la memoria) Una pioggia di fior’ sovra ’l suo grembo (Petrarca); ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] ; tutto sta che lasci fare a me; tutto sta che non se ne accorga. e. Come sost., il tutto, l’intero, il complesso, l a ogni buon conto, tuttavia: debbo ritrovarlo in t. i modi; non so se sarò in casa a quell’ora, in t. i modi prova a telefonarmi ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] stato è stato, ecc.; con la particella ci o ne: che c’è?, che cosa succede?; chissà che ne è stato di lui. Per indicare in genere l’ Carlo è un amico), ma può anche essere un pronome (non so chi egli sia), un verbo all’infinito (questo non è vivere), ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] deliberatamente; senza intenzione, involontariamente, senza proporsi l’effetto che ne è seguito; oltre l’i., oltre i limiti o lo Disposizione d’animo, atteggiamento favorevole o sfavorevole: non so ancora quali siano le i. della commissione nei miei ...
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papeggiare
v. intr. (iron.) Comportarsi da papa, pontificare. ◆ «La terribilità della Shoah sta in se stessa, non è né simbolo né misura né termine di paragone per altri orrori, palesi o nascosti. Per [...] questo motivo, e non solo perché il raffronto non regge all’analisi, lasciamola stare. Lo so, il paragone è già stato fatto da Giovanni Paolo II: ma lasci che siano i papi polacchi e tedeschi a dirlo, che sulla Shoah a nome della Chiesa cattolica ...
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mestiere
mestière (ant. o pop. tosc. mestièro; ant. mestièri, soprattutto nel sign. 5, e anche mistière, mistièro, mistièri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium «funzione di minister (v. ministro), aiuto; servizio», [...] è cosa che faccio benissimo: scrivere è il mio m.; se so preparare un buon caffè? ma è proprio il mio m.!; talvolta in attinge col paniere, chi si vuole occupare di più cose insieme, non ne fa bene nessuna o non combina nulla. b. Con riferimento ad ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] non porta la data; nell’incidente si è ferito al viso, e ne porta ancora i segni; che sia un uomo volgare, lo porta p. bene, male la macchina; ho fatto un corso di vela, ma da solo non so p. la barca; non sono capace di p. il motorino; p. la nave in ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] pregiudizio: io non vorrei andarci di m.; figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che dire; ma io non voglio andarne di mezzo (Manzoni); ne va di m. la vita, l’onore, la sua reputazione; mettere in m. qualcuno, ingannare, raggirare ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] sc. la lingua a qualcuno, indurlo o costringerlo a parlare: so io come sciogliergli la lingua!; sc. la voce al canto, , la commissione, la giunta, espressioni con le quali talora se ne indica anche la cessazione, così come in sc. una società, ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...