mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] ): che mi vai dicendo?; stammi bene. b. Con valore prevalentemente rafforzativo: I’ mi son un che, quando Amor mi spira, noto (Dante); Néso quant’io mi viva in questo stato (Petrarca); io mi credo che le suore sieno tutte a dormire (Boccaccio); non ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] soggetti sono più d’uno (mio padre e io ...; né io né voi siamo responsabili); quand’è seguito da un’apposizione (io qua io per aiutarti; sono io che ci vado di mezzo; so io quel che ho sofferto; so ben io ciò che ci vorrebbe per lui; vorrei essere io ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] e, quel che è peggio, antipatica; dovremo trovare modo di parlargli e, quel ch’è più difficile, convincerlo); per quel che neso io, a quello che ho sentito dire, e sim., locuzioni che servono a introdurre un’affermazione di cui si vuol limitare la ...
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poi
pòi (tronc. po’ 〈pò〉) avv. [lat. pŏst «dopo»]. – 1. a. Dopo, nel tempo che segue, in un tempo successivo: ci penseremo poi; voleva rifiutare l’offerta, ma poi ci ha ripensato; bisogna agire subito, [...] seguito, l’avvenire: bisogna pensare al poi; non mi curo né del prima né del poi (Carducci); il senno, il sentimento del poi , poi, è bella!; perché poi lo dica a me, non lo so proprio; ma poi, via, potresti anche vergognarti; perché, poi, doveva ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] anche al rifl.: io scoppio Dentro ad un dubbio, s’io non me ne spiego (Dante). b. Aprire, allargare: s. le ali, riferito a uccelli cosa: ora mi spiego perché non ci ha invitati; non so spiegarmi come sia accaduto; non riesce a spiegarsi che cosa sia ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] ’agita, che non vi lascia stare ...? (Manzoni); ne sento, non ne sento la necessità; ne sento molto la mancanza, la lontananza, ecc.; frasi, ; scrive come sente; non ti so esprimere ciò che sento in questo momento; so io quello che mi sentivo dentro ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] equivalenti a «come»: non so proprio in che m. sia successo; I0 non so chi tu se’ né per che modo Venuto se’ . da far pietà; La fama andò di questo in m. fuore, Che ne fu in tutta l’isola che dire (Ariosto); gli affari sono imbrogliati per m ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] con una prop. consecutiva: mi è costato una t. fatica, che ne risento ancora; c’era t. una confusione che non riuscivamo a sentirci di Rienzo): diceva d’averlo saputo dal tal dei tali, da non so chi, da persona che ora non ricordo o che non vale la ...
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dividere
1. MAPPA DIVIDERE significa genericamente fare più parti di un tutto (d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze) oppure ridurre in più parti, [...] soppongo che tutti li miei pensieri sono d’Amore; ne la seconda dico che sono diversi [...]; ne la terza dico in che tutti pare che s’accordino; ne la quarta dico che volendo dire d’Amore, non so da qual parte pigli matera.
Dante Alighieri,
Vita Nova ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] locuz. avv., di positivo, con certezza, sicuramente: lo so di p., verrà di positivo. Con valore avverbiale, positivo, e concretezza, e non si perde in chiacchiere e in fantasticherie né si lascia da queste allettare: è un uomo p. (e analogam ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...