anzi
prep. e avv. [lat. ante o antea, in posizione prevocalica]. – 1. prep. a. letter. Avanti, prima di: s’adopra Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba (Leopardi); si conserva nell’uso, ma non com., [...] . anzidetto (v.). Seguito da che, forma cong. temporale: non so s’io mi speri Vederla anzi ch’io mora (Petrarca); più anzi gli altari (Caro); e fig., in confronto a, al paragone di: Né tanto scoglio in mar ... s’inalza ... Ch’anzi lui non paresse un ...
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sopportare
v. tr. [lat. supportare (comp. di sub «sotto» e portare «portare»); il sign. fig. nasce nel lat. cristiano] (io soppòrto, ecc.). – 1. Reggere su di sé, sostenere: questi pilastri sopportano [...] questo non è un solaio che possa s. un simile carico; non so se questa vecchia poltrona sopporterà un peso come il tuo. 2. estens. la persecuzione e spesso la morte; anche assol.: quante ne ha sopportate, quel poveretto! b. Adattarsi con facilità a ...
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propriamente
propriaménte (pop. propiaménte) avv. [der. di proprio]. – Realmente, veramente, a dire le cose come sono: i fatti si sono svolti p. così; lui p. non ne ha alcuna colpa; esattamente, precisamente: [...] con chi vuole parlare p.?; non so p. di che cosa si tratti; non com., in modo appropriato, adatto: vestire p.; comportarsi p.; prende amore in gentilezza loco Così propïamente Come calore in clarità di foco (Guinizzelli). Specificamente, ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] questa viottola?; frequente l’uso fig.: di questo passo non so dove s’andrà a f.; e con riguardo all’esito, alla f.!, di persona o cosa di cui non si sa dove sia o che cosa ne sia successo. g. Tendere, mirare a un fine, in frasi come: dove vuoi ...
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scuro1
scuro1 agg. e s. m. [lat. obscūrus, con aferesi della sillaba iniziale]. – 1. agg. a. Oscuro, poco illuminato; che è privo, parzialmente o del tutto, di luce: un luogo s.; un antro s. e tenebroso; [...] s.; anche con valore avverbiale: Più non dirò, e scuro so che parlo (Dante); el vostro parlare è s., e chi dimenticanza, non apprezzato (cfr. il molto più com. oscuro): Credette Cimabue ne la pittura Tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, Sì ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] dalla scala si entra direttamente nel salone; Per me si va ne la città dolente (Dante). Talvolta l’uso impersonale serve a b. Con valore prevalentemente rafforzativo: finalmente si tacque; non so proprio cosa mi pensare; Et ella si sedea Umile in ...
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operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: [...] (come equivalente di adoperare): semplici sieno I tuoi balsami allor, né oprarli ardisci Pria che su lor deciso abbian le nari Del miracolo; la sua conversione si operò lentamente; non so come si sia operata in lui questa improvvisa trasformazione; ...
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trattenere
trattenére v. tr. [comp. di tra- e tenere] (coniug. come tenere). – 1. a. Far restare qualcuno, fare in modo che rimanga, che non se ne vada: il direttore mi ha trattenuto per oltre mezz’ora; [...] ; si sarebbe lanciato su di lui, se io non l’avessi trattenuto; tentò di gettarsi nel fiume ma è stato trattenuto; non so che cosa mi trattenga dal dirgli il fatto suo. b. fig. Frenare, contenere (cioè tenere dentro, impedire che esca o si sfoghi ...
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provocativo
agg. [dal lat. tardo provocativus], non com. – Che provoca o tende a provocare (nelle varie accezioni in cui sono più usati provocatore, provocatorio, provocante): ne’ sembianti e nelle mosse [...] de’ fanciulli stessi ... si vedeva un non so che di petulante e di provocativo (Manzoni). In medicina, di farmaco o test, che induce una reazione fisica. ...
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scusare
scuṡare v. tr. [lat. excūsare, der. di causa «causa, colpa», col pref. ex-; v. anche escusare]. – 1. a. Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte una persona dalla colpa, dalla [...] rifl. a. Giustificarsi, scagionarsi: è inutile che cerchi di scusarti, lo so che è colpa tua; scusarsi per il ritardo, per il disturbo; non . b. Chiedere scusa, perdono: siamo in ritardo e ce ne scusiamo; mi scuso con tutti, ma non posso restare; ti ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...