sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] assol., commettere colpa, errare dal punto di vista morale: ho sbagliato, e ne sono pentito; è una donna che ha sbagliato; bisogna saper perdonare chi sbaglia; non datemi consigli. So s. da solo (Leo Longanesi). c. Fare una cosa, eseguire un lavoro ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] ; non c’è da l. una virgola, non c’è nulla da aggiungere né da l. (di scritto o di altro lavoro che sia perfetto, compiuto nel suo uscirne: mi sono impegnato in questo malaugurato affare e non so come levarne i piedi; l. la messa, togliere la facoltà ...
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ove
óve avv. [lat. ŭbi] (radd. sint.). – 1. Lo stesso che dove, di cui è forma più letter., con gli stessi usi e sign. (in frasi interrogative dirette o indirette, per indicare stato in luogo o moto [...] a luogo, con valore relativo, ecc.; non però sostantivato, né preceduto da di o da): ove sei?, ove vai?; Giunto mi vidi ove mirabil cosa senso di «ovunque» (col quale si adoperò anche ove che): So che sempre, ove io sia, l’amerò morto (Pulci); con ...
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lezzo
léżżo s. m. [der. di un ant. lezzare «puzzare», aferesi di olezzare]. – Fetore, grave puzzo: Per un sentier ch’a una valle fiede, Che ’nfin là sù facea spiacer suo l. (Dante); né agl’incensi avvolto [...] stalla che si sente lontano un miglio. Per estens., il sudiciume stesso, spec. quello di certe abitazioni di gente abietta: non so come facciano a vivere in quel l.; nato e cresciuto nel l.; marcire nel lezzo. Talora fig., in senso morale: peccatori ...
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viaggiare
v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, [...] ha viaggiato molto; è uno che ha viaggiato, che ha girato il mondo (e s’intende che ne ha guadagnato in esperienza); Dove andrò? Non so ... Vïaggio, Vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano). Sostantivato all’infinito: il v. è utile e piacevole ...
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oltrepassare
(ant. oltrapassare) v. tr. [comp. di oltre- (o oltra-) e passare]. – Passare andando oltre: o. il confine; o. la soglia; non so perché non riesco mai a uscire dalla città, il suo mondo sfinito [...] (più precisamente, arco a sesto oltrepassato), quello determinato da una o più curve i cui centri siano posti al di sopra della linea d’imposta dell’arco stesso: ne sono esempî l’arco eccedente (o «a ferro di cavallo») e alcuni archi polilobati. ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] . estens. Senile; che ha aspetto, atteggiamento, abitudini senili: un viso v.; un organismo v. e stanco; Che s’aspetti non so, né che s’agogni, Italia ... Vecchia, ozïosa e lenta (Petrarca). c. Con valore relativo: essere più v., meno v., di maggiore ...
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governista
s. m. e f. e agg. Chi o che dà sostegno e appoggio al governo in carica. ◆ Non una «svolta governista» (per [Fausto] Bertinotti il più insensato degli insulti), ma l’ambizione di cambiare [...] Italia) • Sulla stessa linea, Giovanni Russo Spena che ne ha di critiche alla gestione della passata esperienza di governo. società, uno dei punti del congresso di Venezia. Non so se abbiamo davvero attuato il principio di guardare al governo come ...
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rifare
v. tr. [comp. di ri- e fare] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). – 1. Fare di nuovo, in quasi tutti gli usi di fare. In partic.: a. Di cose distrutte, deteriorate, [...] , riprendere una narrazione o esposizione di fatti dall’inizio; non so da che parte rifarmi, da dove prendere le mosse, in forte, sano, sicuro, certo, buono; rifatto Fu ’l Paladin ne la sua prima faccia (Ariosto). Com. le espressioni fig. rifarsi ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] tra molte donne; Dio creò la donna da una costola dell’u.; non so chi fosse al telefono, ma era una voce d’uomo; accompagnato da determinazioni più generico: u. di fiducia di qualcuno, che ne amministra gli affari come fiduciario; l’u. della ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...