cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo [...] Sinistra europea. (Sara Strippoli, Repubblica, 25 ottobre 2006, Torino, p. II) • So anche che si formerà un’altra formazione politica di sinistra, la «cosa rossa». Ne stanno discutendo i segretari di quattro partiti della sinistra radicale, tutti ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] ). 2. In altre prop. subordinate, può avere valore esclusivo, di «senza che»: come posso avere una cosa io, che non ne dia parte anche a te?; limitativo, di «per quanto»: non è venuto, ch’io sappia; eccettuativo, in correlazione con altro, altri ...
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esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare [...] , dell’anima, ecc.; accertare l’e. di un documento; può darsi che uno strumento di questo tipo ci sia, ma io ne ignoro l’e., non so cioè se esiste, se ci sia; scoprire l’e. di un complotto. Più propriam., nel linguaggio filos., il termine indica sia ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] oggetto, spec. nel senso filosofico di questo termine, o che ne ha il carattere: dati, fatti o.; alla tua interpretazione non condizionale o congiuntivo retto dalla cong. che (per es.: «so che verrai»; «sapevo che saresti venuto»; «spero che tu venga ...
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poiche
poiché (o 'pòi che') cong. – 1. Con valore temporale, dopo che: Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso, Ripresi via per la piaggia diserta (Dante); con questo sign., che è quello proprio e originario, [...] c’è motivo di preoccuparsi; poiché il lavoro è finito, me ne vado. Nell’uso odierno si adopera in grafia unita, quasi segue la principale si preferisce «perché»: lascio decidere a te perché so come la pensi); nell’uso ant. (più spesso in grafia ...
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smentire
v. tr. [der. di mentire, col pref. s- (nel sign. 1)] (io smentisco, tu smentisci, ecc.). – 1. Affermare che quanto altri ha detto o pensato è falso o infondato: il governo non ha ancora smentito [...] se lui ha detto questo, non mancherò di smentirlo ufficialmente; so quello che dico, e non c’è nessuno che possa smentirmi o sconfessa il proprio operato precedente e la considerazione che ne è seguita: agendo così, l’istituto smentisce la propria ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] di impianti e dispositivi dotati di particolari accorgimenti che ne impediscono un errato funzionamento, in genere per l’ la p. del suo egoismo; il mondo è pieno di tristi, e lo so per prova (Mazzini). 3. Tentativo: una p. non ti costa nulla; riuscire ...
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obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni [...] o. del matrimonio; obbligo degli alimenti, di fornirli a chi ne ha diritto per legge (v. alimento, n. 2 b); un o. di congratularmi con lui; con sign. simile, mi corre l’o. (so quanto è grande l’o. che mi corre verso di voi); nel linguaggio burocr., ...
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saziare
v. tr. [dal lat. satiare, der. di satis «abbastanza»] (io sàzio, ecc.). – 1. Soddisfare completamente l’appetito, il desiderio di cibo o di un determinato cibo: s. la fame (meno com., la sete); [...] s. un affamato; s. qualcuno di dolci; non so più con che cosa saziarvi; ce ne vuole, a s. questi ragazzi!; ant. o poet., s. il digiuno; rendere sazio, dare un senso di sazietà: la polenta mi ha saziato; talora, nauseare, stuccare: tutta quella panna ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] è un delitto che chiama vendetta; vecchiaia Chiama morte e so che gioventù è un lontano ricordo (Dario Bellezza). 3. si chiama parlar chiaro!; questo sì che si chiama vino!, che ne merita veramente il nome. 6. rifl. a. Dichiararsi: l’innocente ...
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Allineamento montuoso calcareo del Lazio disposto in senso NE-SO a Settentrione della valle dell’Aniene e spesso considerato come la parte meridionale dei Monti Sabini. Le cime principali sono il Monte Pellecchia (m 1368) e il Monte Gennaro...
Fiume che attraversa in direzione NE-SO la Sicilia centrale (84 km; bacino 1784 km2); nasce sotto le Madonie e sfocia nel Mar di Sicilia, 1 km a NO del Capo Bianco. Ha origine dalla confluenza del Platano di Lercara (o torrente Morello) con...