disgustare
v. tr. e intr. pron. [der. di disgusto]. – 1. tr. Ispirare, provocare disgusto (detto di cibi o bevande): questa medicina ha un sapore che disgusta; i cibi troppo dolci mi disgustano. Spesso [...] fig., provocare avversione, ripugnanza, anche morale, o più genericamente dare un senso di fastidio, di nausea: il suo modo d’agire mi ha davvero disgustato; è di un egoismo, di una voracità, di un’untuosità che disgusta. 2. intr. pron. a. Provare ...
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nauseabondo
nauṡeabóndo agg. [dal lat. nauseabundus, propr. «soggetto al mal di mare»]. – Che eccita la nausea: odore n., spesso con uso enfatico, cattivo odore in genere; e fig.: è un essere n., di [...] persona immorale, che suscita perciò repulsione ...
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nauseoso
nauṡeóso agg. [dal lat. nauseosus], non com. – Nauseabondo, che provoca nausea, ripugnanza, o insofferenza, fastidio: una n. brodaglia; adulazione ... iperbolica, ripetuta e n. (Foscolo). ...
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teniasi
tenìaṡi s. f. [der. di tenia2, col suff. medico -iasi]. – In medicina, l’infestazione da tenia, che può provocare disturbi varî, tra cui dolori addominali, sensazione continua di fame, senso [...] di peso epigastrico, nausea, cefalea, prurito, dimagrimento, disturbi visivi varî, ecc.; si contrae mangiando carni suine o bovine poco cotte infestate dalle forme larvali delle varie specie di tenie. ...
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dismenorrea
dismenorrèa s. f. [comp. di dis-2 e menorrea]. – Mestruazione dolorosa, caratterizzata da sofferenze sia locali, alla regione pelvica, sia generali (tensione dolorosa delle mammelle, crisi [...] di cefalee o di emicrania, astenia, nausea). ...
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oibo
oibò (o ohibò) interiez. [voce onomatopeica]. – Esprime sdegno, nausea, disprezzo, disapprovazione: «Oibò! vergogna!» scappò fuori Renzo, inorridito a quelle parole (Manzoni). Anche come negazione [...] sdegnosa o risentita: io far questo? oibò, me ne guardo bene ...
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stucchevole
stucchévole agg. [der. di stuccare2]. – 1. Che stucca, che dà subito sazietà e nausea: un intingolo un po’ s.; un dolce stucchevole. 2. In senso fig., che viene presto a noia, che produce [...] fastidio e stanchezza: discorsi s.; film noioso e s.; si comporta con s. affettazione; sono stanco di dar consigli non richiesti, non c’è niente di più stucchevole (Alberto Arbasino); anche con riferimento ...
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ricinina
s. f. [der. di ricino, col suff. -ina]. – In chimica organica, alcaloide contenuto nei semi e nelle foglie del ricino comune, sostanza cristallina di sapore amaro la cui ingestione provoca nausea [...] e vomito ...
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emicrania
emicrània s. f. [dal lat. tardo hemicrania, gr. ἡμικρανία, comp. di ἡμι- «mezzo1» e κρανίον «cranio»]. – In medicina, affezione caratterizzata da cefalea accessionale per lo più unilaterale, [...] generalmente preceduta da alterazioni della funzione visiva accompagnata spesso da disturbi a carico dell’apparato digerente (vomito, nausea, ecc.); più frequente nel sesso femminile, è probabilmente connessa alla presenza di un fattore ereditario, e ...
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chinetosi
chinetòṡi (o cinetòṡi) s. f. [der. del gr. κινητός «mobile», col suff. -osi]. – Nel linguaggio medico, malessere provocato da spostamenti ritmici o irregolari del corpo (in automobile, in aereo, [...] in barca, ecc.), caratterizzato da nausea, vomito, vertigini, attribuibili a ipereccitabilità dell’apparato vestibolare. ...
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Sensazione di vomito imminente, che può o meno essere accompagnata da disgusto per il cibo, dolenzia epigastrica, pallore, sudorazione, scialorrea e altri disturbi di tipo neurovegetativo. Vari sono gli stimoli che possono indurre la n.: fattori...
NAUSEA (latinizzato dal tedesco Grau), Friedrich
Joseph Engert
Vescovo di Vienna, nato nel 1480 a Waischenfeld (Blancicampium) in Franconia, morto il 6 febbraio 1552 a Trento. Studiò in Germania e in Italia dove, a Siena, si laureò. Divenuto...