vicinanza
s. f. [der. di vicino]. – 1. a. Il fatto, la condizione di esser vicino, come posizione relativa nello spazio; prossimità, breve distanza: la v. della palude rendeva l’aria malsana; il clima [...] cosa a biasimare (Boccaccio); io vorrei volentieri che tutta la v. ci fosse (Sacchetti). 2. Imminenza, prossimità nel tempo: la v. del Natale ha animato le vie del centro; siamo ormai in v. dell’inverno, bisogna pensare a rifornirsi di gasolio per il ...
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origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il [...] d’origine della famiglia (per es., l’armellino nell’arme di famiglie d’origine bretone). Luogo, paese d’o., di una persona, il paese natale suo e dei suoi antenati; di un popolo, di un animale, di una pianta, quello da cui proviene, da cui si è mosso ...
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ruba
s. f. [der. di rubare]. – L’azione di rubare o di depredare, il fatto di venire rubato o depredato e saccheggiato. In senso proprio è ant.: essendo elli una volta alla r. d’una casa (Novellino); [...] enfatiche, andare a ruba, riferita a merci molto richieste che vengono vendute tutte in brevissimo tempo (il capitone, alla vigilia di Natale, è andato a r. in tutte le pescherie), e, meno com., vendere a ruba, vendere tutte le merci disponibili in ...
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cuna
s. f. [lat. cūna, di solito al plur.], letter. o region. – 1. Culla, in senso proprio e fig.: dentro covile o cuna, È funesto a chi nasce il dì natale (Leopardi); Firenze ... cuna delle belle arti [...] (Algarotti). 2. Cavità di terreno; in partic., canaletto lungo una strada per lo scolo delle acque; con questi sign., è molto meno com. di cunetta. ◆ Dim. cunétta, con accezioni partic. (v. la voce); letter. ...
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ricorrenza
ricorrènza s. f. [der. di ricorrere]. – 1. Il fatto di ricorrere, cioè il ritorno periodico di un avvenimento a determinati intervalli di tempo: r. cicliche; r. di un fatto, di un fenomeno; [...] stessa, o la celebrazione ricorrente: nella fausta r. del genetliaco del Sommo Pontefice; in questa solenne r.; la r. del Natale, della Pasqua; festeggia tutte le r., civili e religiose. In partic., ciascuno dei casi in cui un fenomeno si verifica ...
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vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, [...] messa e ad alcuni altri riti preparatorî nella sera che precede alcune maggiori solennità: la v. di Pasqua, della Pentecoste, di Natale, ecc.; e senza mai guardar festa o vigilia ... lavorarono (Boccaccio). b. In partic., la penitenza che si fa, o si ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] sotto i nostri occhi; c. a proposito, letter. c. in acconcio; in partic., di data che ricorre periodicamente: quest’anno il Natale cade di venerdì; Pasqua cade il 10 aprile. b. Incorrere, incappare: c. nelle grinfie della polizia; c. in mano ai ...
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rinterzare
v. tr. e intr. [der. di terzo] (io rintèrzo, ecc.). – 1. tr. a. letter. o raro. Triplicare, fare cioè tre (o anche più) strati, riferito soprattutto a scudi, corazze e altre armi di difesa: [...] tre volte: spuntando fuora l’alba, la sconsolata, a la quale parse che quella notte fosse rinterzata come le messe di Natale, si fece a la finestra (Aretino). In partic., in agraria (anche interzare), arare il terreno per la terza volta, in modo ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] , valevole per il giorno dopo, e nei giorni festivi); m. di mezzanotte, quella celebrata nella notte che precede la festività di Natale o di Pasqua; m. al campo, celebrata su un altare all’aperto, soprattutto per le truppe; andare a m. o alla ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] , di martedì, ecc.; il g. del Signore, la domenica; g. festivo, g. feriale; con riferimento a ricorrenze: il g. di Natale, di Pasqua, il g. delle Ceneri, il primo g. di Quaresima. Per il g. liturgico, nella terminologia eccles., v. liturgico; per ...
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Festa della natività di Gesù Cristo.
La festa è ignota ai Padri dei primi 3 secoli e manca una tradizione autorevole circa la data della sua istituzione. Si ritiene che sia d’origine romana ed è certo che a Roma, verso la metà del 4° sec., si...
Penati, Natale. – Pittore italiano (Milano 1884 - ivi 1955). Artista dal tratto sicuro e dal linguaggio semplice e immediato, allievo del pittore L. Cavenaghi e di A. Lorenzetti, nella sua produzione sono rilevanti quadri e affreschi realizzati...