nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] ci ebbe a morir suso, tante volte gnele [= gliene] fece (Aretino). c. In locuzioni fam. e modi prov.: andare a n., fare qualcosa con grande piacere: non sapete che i soldati è il loro mestiere di prender le fortezze? Non cercan altro; per loro, dare ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] : e a me nulla? Per enfasi può essere rafforzato in varî modi: un bel n.; n. di n.; n. e poi n.; meno che nulla. b. Inezia, cosa da poco: come fosse n. o come n. fosse o più brevemente come n.; e raddoppiato: nulla nulla che tu gli dica, s’arrabbia ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] generico a novità o innovazioni soprattutto nei modi di vita, nei costumi, nelle condizioni sociali o politiche, e sim.: il n. non lo attira; essere amante, o nemico del n.; mostrarsi incerto tra il vecchio e il n.; e come partitivo: non ha detto ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] Per enfasi può essere rafforzato in varî modi o usato al superlativo: un bel n.; n. di n.; n. e poi n.; meno che n.; n. nientissimo. b. Inezia, cosa di poco o nessun conto: ti pare n.? (e per antifrasi: hai detto n.!, cioè: ti pare di dir poco?); ha ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] e attempata; anche fig., scherz.: ha sempre quell’aria di padre nobile! c. Di atti e modi che si convengono a chi appartiene alla nobiltà: portamento n.; n. maniere. 2. agg. Per estens., di cosa che per le sue caratteristiche d’alta eccellenza sia ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] diesate o bemollizzate), mentre sono dette n. naturali quelle non alterate. Con riguardo a particolari modi di esecuzione, vocale o strumentale, si distinguono inoltre n. legate, n. staccate, n. tenute, n. ritardate, ecc.; e altre qualificazioni le ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] la notte Sulla serenità canavesana (Gozzano); sopravvenne la n., fummo sorpresi dalla n.; cominciammo a parlare e ci si fece n. in un baleno. In modi di dire popolari: ci corre quanto dal giorno alla n., per significare che tra due cose o persone ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] naturata, il mondo degli esseri creati; in partic., in Spinoza, n. naturante è l’infinita sostanza, cioè Dio in quanto causa libera, n. naturata tutti i modi degli attributi di Dio, cioè il complesso degli esseri in cui si esprime l’infinita sostanza ...
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noce1
nóce1 s. f. [lat. nux nŭcis, voce di origine ignota, che indicava, oltre alla noce, anche altri frutti a scorza dura, come mandorle, nocciole, castagne, ecc.]. – 1. Il frutto dell’albero del noce, [...] narrato da Fra Galdino nel cap. III dei Promessi Sposi; grosso quanto una n., ecc. Locuz. particolari e modi fig.: bacchiare, sgusciare le n.; avere le n. in bocca, di chi parla a stento o borbottando e pronunciando male; giocare a noci (v. nocino1 ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] sostantivo o come aggettivo (distinta sia dalla declinazione pronominale sia dalla flessione verbale o coniugazione); forme n. del verbo, i modi che possono essere sostantivati (come l’infinito) oppure usati con funzione di aggettivi o di sostantivi ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, sia per motivi etnico-religiosi (la...
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa per circa 14.100 km (in contestazione...