combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare [...] o algebrici), per poterli combinare reciprocamente in tutti i modi possibili e ottenere così una specie di mappa o nel contatto con altro fonema vicino (per es., la velarizzazione della n in angolo condizionata dalla vicinanza della velare ġ). ...
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sommario1
sommàrio1 agg. [der. di somma]. – 1. Fatto per sommi capi, limitandosi agli elementi fondamentali e trascurando i particolari: racconto s., descrizione s. di un avvenimento; esame s. della [...] una pulizia s. della casa; congedò sua moglie con modi molto sommari (Fogazzaro). 2. Di procedimenti giudiziarî, svolto, era compiuta dal pubblico ministero o dal pretore (v. istruzione, n. 3). Per estens., nell’uso com., giustizia s., esecuzione ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] ., com’è come non è, improvvisamente, tutt’a un tratto (me n’andavo per i fatti miei quando, com’è come non è, sento un il perché (Manzoni); il che e il come, tutti i particolari, i modi, le ragioni: si fece raccontare il che e il come della faccenda. ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in [...] daranno un s. di recitazione; il tuo valor non m’è segreto, Ch’io n’ho veduto a questa volta il s. (Pulci). In partic.: s. ginnico italiana, a partire dal 1999, uno dei possibili modi di svolgimento delle tracce d’italiano della prima prova scritta ...
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commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto [...] c., esemplare di opera a stampa non destinato alla vendita; trattato di c.; camera di c. (v. camera, n. 6 c). In partic., con riguardo ai modi e alle forme dell’attività: c. internazionale o interstatale, o c. con l’estero, quello che ha luogo tra ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] le due specie, cioè con l’ostia e col vino, v. comunione, n. 3 a. Nelle locuz. sotto specie di, in specie di, in ’umana spezie ... (Dante). 4. a. Ciascuno dei varî tipi e modi particolari in cui può concretizzarsi un’ipotesi più generale: le varie s. ...
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apodizzazione
apodiżżazióne s. f. [dall’ingl. apodization, der. del gr. ἄπους ἄποδος «senza piedi», quindi propr. «soppressione dei piedi»]. – In ottica, procedimento con cui si riducono gli effetti [...] degli anelli esterni della figura di diffrazione (v. diffrazione, n. 1), con conseguente aumento dell’intensità relativa della zona centrale allargamento; il procedimento può essere realizzato in varî modi, per es. modificando i bordi del diaframma, ...
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cielo
cièlo s. m. [lat. caelum; in grafia tarda coelum]. – 1. La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte (in astronomia [...] è stato mandato dal c., è venuto molto opportunamente. In modi esclamativi: grazie al c.!, sia lodato il c.!, per manifestare in autovetture e barche (come tettino generalm. amovibile), ecc.; per il sign. specifico in scenotecnica, v. sopra al n. 5 b. ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, [...] invece proprietario degli strumenti di lavoro e che può organizzare autonomamente modi e fasi di lavorazione): o. occupati, disoccupati; un abile, funzione appositiva: studenti operai; preti operai (v. prete, n. 1). b. Nell’uso com., la parola assume ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] s. fondamentale (sinon. di sentimento fondamentale), v. sentimento, n. 2 e. b. L’avvertimento di sensazioni interne, di in matematica, su una retta o un arco di curva AB, distinzione tra due modi di percorso, uno da A a B, l’altro da B ad A (sinon. ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, sia per motivi etnico-religiosi (la...
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa per circa 14.100 km (in contestazione...