intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] entro; ché non fa scïenza, Sanza lo ritenere, avere inteso (Dante). Modi proverbiali: chi ha orecchie per i. intenda (o anche: chi ha cose non m’intendo affatto; lascia fare a me che me n’intendo. 5. a. Pensare, giudicare: non intendevo di trovarti ...
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sbracciare
v. tr. e intr. [der. di braccio, col pref. s- nel sign. 5 (tranne che per il n. 1 e per il 2 a, formati rispettivam. con s- nei sign. 3 e 4)] (io sbràccio, ecc.). – 1. tr., ant. Togliersi [...] movimenti con le braccia: continuava a sbracciarsi, per farci capire di allontanarsi subito di lì. d. fig. Adoperarsi in tutti i modi e con tutte le proprie forze; darsi da fare, affaticarsi: si sta sbracciando per rimettere in ordine la casa. Anche ...
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palmetta
palmétta s. f. [dim. di palma2; nelle accezioni del n. 2, dal fr. palmette]. – 1. Piccola palma, o rametto di palma. 2. a. In arboricoltura, forma di potatura per la quale nell’albero allevato [...] , tondo o a sesto acuto, collocato spesso tra due volute; adoperata sia come elemento indipendente, sia combinata in varî modi con fiori di loto e con nastri a volute, è decorazione plastica largamente applicata nell’architettura greca, in quella ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] l’uso analogo del termine nel linguaggio militare, v. stanza1, n. 1 b. Spesso s’intende invece il palazzo, l’edificio è fuori sede (frase che, però, può essere interpretata in più modi, intendendosi per sede ora l’ufficio, la stanza, ora il palazzo, ...
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umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri [...] gestione aziendale, come sinon. di pubbliche relazioni (v. relazione, n. 2); più genericam., di uomini, formato da uomini: catena è conforme a sentimenti di equità e rispetto: dovete usare modi più u.; non è umano trattare così i proprî sottoposti ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] fretta!; quindi, mandare al d., levarsi di torno con modi bruschi una persona molesta. Con uso pleonastico, in interrogazioni , altra denominazione del cosiddetto demone di Maxwell (v. demone, n. 4). 5. Carro diavolo: carro per il trasporto di grosse ...
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picchiare1
picchiare1 v. tr. e intr. [da una radice onomatopeica *pikk-, da cui anche picca1, piccare1 ecc.] (io pìcchio, tu picchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. Battere con colpi secchi su [...] region. come menare, bastonare, ecc., o si usano verbi e modi più espressivi. c. Colpire, battere ripetutamente, con le mani o il petto per compunzione, pentimento e sim. (v. battere, n. 5 c). d. region. Sbattere, urtare involontariamente: ha ...
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umiliare
v. tr. [dal lat. tardo humiliare, der. di humĭlis «umile»] (io umìlio, ecc.). – 1. letter. Abbassare, inchinare in segno di rispetto: u. il capo, u. la fronte davanti a qualcuno; Del feroce [...] . Rendere meno superbo, più mite o comprensivo: e ’n quante note Ho riprovato umilïar quell’alma! (Petrarca). c quello che si è: perché ti vuoi u.?; abbassarsi: tutti li altri modi erano scarsi A la giustizia, se ’l Figliuol di Dio Non fosse umilïato ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] destinata, nel corso della composizione, a varî sviluppi e modi di elaborazione: il t. fondamentale, i t. secondarî Esempio, modello: avea dinanzi agli occhi il tema Del suo fratel, che n’era stato morto (Ariosto). 2. In linguistica: a. La parte di ...
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solitone
solitóne s. m. [comp. di solit(ario) e -one di varî enti fisici]. – In fisica, termine introdotto inizialmente (1965) per denominare l’onda solitaria nei canali (v. solitario, n. 1 g) e poi [...] onda solitaria, altri fenomeni riconducibili ai solitoni sono analoghe onde che si formano nei maremoti, propagandosi inalterate per migliaia di chilometri, certe onde nei plasmi e alcuni modi di propagazione di impulsi luminosi in fibre ottiche. ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, sia per motivi etnico-religiosi (la...
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa per circa 14.100 km (in contestazione...