fenocopia
fenocòpia s. f. [comp. di feno-1 e copia2]. – In genetica, variazione, indotta da agenti esterni e non ereditaria, che può simulare più o meno perfettamente un carattere ereditario o determinato [...] da mutazioni. ...
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protooncogene
protooncogène (o protoncogène) s. m. [comp. di prot(o)- e oncogene]. – In genetica, gene che normalmente controlla la proliferazione cellulare, e che in un dato momento, per intervento [...] di fattori diversi (amplificazioni geniche, traslocazioni, trasposizioni, mutazioni puntiformi), si trasforma in oncogene. ...
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antibioticoresistenza
antibioticoresistènza s. f. [comp. di antibiotico e resistenza]. – In medicina, l’insensibilità di un microrganismo all’azione batteriostatica o battericida di un antibiotico, per [...] spontanea refrattarietà (a. naturale), oppure come conseguenza di mutazioni che consentono al batterio di neutralizzare l’azione dell’antibiotico. ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato [...] trasmettere caratteri alle generazioni successive, sia nella forma in cui sono presenti nell’organismo, sia modificati da mutazioni. B. spaziale, b. extraterrestre, sinon. dei più comuni cosmobiologia o esobiologia. B. forense, disciplina che studia ...
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cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni [...] c. (v. aberrazione, n. 6); patologia c., quella connessa ad aberrazioni dei cromosomi o a variazioni del loro assetto, cioè delezione, anomala distribuzione, presenza di cromosomi soprannumerarî, ecc. ...
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guidoniano
agg. – Del musicista Guido d’Arezzo (992 circa-1050) e dei sistemi musicali da lui inventati o perfezionati o che a lui si attribuiscono: notazione g., v. notazione, n. 1 c; mano g., mezzo [...] . dal sec. 11° inoltrato fino all’inizio del 17°, consistente nell’applicazione (anche soltanto mnemonica) alle dita della mano del nome delle note da solfeggiare, sulla base delle varie mutazioni proposte dal sistema esacordale di Guido d’Arezzo. ...
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paleoclimatico
paleoclimàtico agg. [der. di paleoclima, secondo l’agg. climatico] (pl. m. -ci). – In geofisica e geologia, relativo al paleoclima: sequenze p., le sequenze di mutazioni climatiche di [...] un’era geologica ...
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blastoftoria
blastoftorìa s. f. [comp. di blasto- e del gr. ϕϑορία «dissolvimento», der. di ϕϑείρω «distruggere»]. – In medicina, presenza di alterazioni degenerative nelle cellule germinali di animali [...] ), provocate da varî processi patogeni, tossici (saturnismo, alcolismo, abuso di stupefacenti, ecc.) o tossinfettivi, senza mutazioni a carico del patrimonio genetico, ma con disturbi funzionali che possono compromettere il regolare sviluppo dell ...
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blastogeno
blastògeno agg. [comp. di blasto- e -geno]. – In biologia, variazioni b. (oggi più comunem. dette mutazioni), le variazioni originatesi nel plasma germinale, e quindi ereditarie. ...
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Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle m. o mutazionismo. Egli riteneva che le...
LETTERATURA E WEB.
Alberto Casadei
– Mutazioni dei concetti di autore, lettore e testo. L’intermedialità e la letteratura. Letteratura, web e globalizzazione. Bibliografia
Mutazioni dei concetti di autore, lettore e testo. – Dall’inizio del...