vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello [...] stato musulmano, conservato ancora oggi in stati arabi, come per es. l’Algeria. Anche nell’impero ottomano valì indicava il governatore delle grandi province in cui si divideva lo stato. ...
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cafro
agg. e s. m. [dall’arabo kāfir «infedele», cioè «non musulmano»]. – 1. In antropologia, appartenente a uno dei principali tipi razziali dei negridi, frequente fra i Bantu delle regioni sud-orientali [...] dell’Africa, caratterizzato da corporatura alta e robusta, pelle bruno-scura, cranio allungato e prognatismo moderato. Al plur., Cafri, denominazione di origine coloniale dei Bantu sud-orientali, oggi ...
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ramadan
ramadàn s. m. [dall’arabo ramaḍān, propr. «il mese caldo», perché anticam. cadeva in estate]. – Nono mese dell’anno lunare musulmano, nel quale, secondo una prescrizione coranica, i musulmani [...] devono osservare, dall’aurora al tramonto, l’astinenza totale da cibi e bevande (più tardi anche dal fumo), e dai rapporti sessuali; dopo la riforma coranica del calendario arabo, volta a svincolarlo dal ...
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Prg
s. m. inv. Sigla di Piano regolatore generale. ◆ [tit.] Prg, se modificato va ripubblicato / Confedilizia: «Si tratta di una sentenza di grande importanza e dagli effetti rilevantissimi» (Patto, [...] Politica) • Fra i residenti di Macherio e Lissone sono invece sorte polemiche a causa di un centro di aggregazione musulmano che dovrebbe sorgere in una via di confine. «Per rendere legittima la nostra presenza – conclude Ali Abu – le amministrazioni ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] Terra; un p. primitivo, barbaro, civilizzato; i p. preistorici; il p. cristiano o di Cristo o di Dio, tutti i cristiani; il p. musulmano; il p. ebreo; voce di p. voce di Dio (v. vox populi vox dei). 5. a. Sempre con valore generico, quantità di gente ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto [...] , sonora, impermeabile e inattaccabile dagli agenti chimici, di origine quasi certamente cinese (2° sec. a. C.), nota nel mondo musulmano dal sec. 9° e introdotta in Europa alla fine del sec. 15°; si fabbrica mescolando con acqua, in rapporti diversi ...
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convertito
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di convertire]. – 1. agg. Che è passato ad altra fede religiosa o convinzione politica: un musulmano c.; i marrani erano gli ebrei forzatamente convertiti [...] al cristianesimo; un ateo c.; un liberale c. al socialismo; 2. s. m. Chi è passato a una nuova professione di fede: i convertiti al cattolicesimo ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. [...] 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di Maometto; credente nella religione da lui fondata. Cfr. islamico e musulmano. ...
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marabutto1
marabutto1 (non com. marabuto) s. m. [dal fr. marabout, che è dall’arabo murābiṭ, propr. «acquartierato, che sta nella guarnigione»]. – 1. Nella storia della civiltà islamica, il combattente [...] . Il termine è poi passato a indicare, nell’Africa settentr. e soprattutto in Marocco, una figura di santone musulmano (che risente l’influenza delle culture tradizionali africane) cui si attribuiscono doti taumaturgiche e divinatorie. 2. Nell’uso ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale [...] . per fini religiosi di culto, il c. lunare, basato sul moto della Luna (anno di 12 lunazioni, per es., quello musulmano), e il c. lunisolare, basato sulla coincidenza dei mesi con le lunazioni, cioè sull’anno lunisolare (v. questa voce). C. giuliano ...
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MUSULMANO O MUSSULMANO?
Entrambe le forme sono corrette.
• La più frequente nell’italiano contemporaneo è musulmano, con una sola s, più vicina all’etimo originario musliman ‘seguace dell’Islam’.
• La forma mussulmano, con doppia s, è forse...