musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine [...] m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane. 2. s. m. (f. -a) Seguace dell’islamismo, maomettano. In partic., M. neri (ingl. Black Muslims), denominazione di un movimento religioso e sociale fondato nel ...
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turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul [...] capo intorno a una calotta. 2. Nella moda femminile, copricapo formato da una striscia di stoffa (seta, velluto, ecc.) avvolta in modo da ripetere le forme del turbante musulmano. ◆ Dim. turbantino (per un’accezione partic., v. la voce). ...
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cadi
cadì (o cadi) s. m. [dall’arabo qāḍī «giudice»]. – Magistrato musulmano che in nome e per delega del sovrano amministra la giustizia, secondo il diritto canonico musulmano. ...
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aman
amàn s. m. [adattam. grafico dell’arabo amā′n «protezione, sicurezza» e quindi «salvacondotto»]. – Nel diritto musulmano classico, la sicurezza della persona e degli averi accordata da un sovrano [...] o anche da un privato musulmano a uno straniero perché potesse entrare e soggiornare temporaneamente in terra islamica. ...
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boṡgnàcco agg. [forma dialettale veneto-giuliana, con spostamento di accento, di bosnìaco] (pl. m. -chi). – Che è proprio della popolazione bosniaca di religione musulmana. | s. m. (f. -a) Bosniaco musulmano. ...
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minareto
minaréto (ant. minaré, mineré) s. m. [dal turco minārè, adattam. dell’arabo manāra «lanterna, faro», attrav. il fr. minaret, ant. mineret]. – Nel mondo musulmano, costruzione a forma di torre [...] di notevole sviluppo verticale, dalla quale il muezzin, in date ore del giorno, chiama i credenti musulmani alla preghiera; può trovarsi sia nei pressi della moschea, sia distaccato da essa e anche del ...
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osservanza
s. f. [dal lat. observantia, der. di observans -antis, part. pres. di observare «osservare»]. – 1. a. Obbedienza, adempimento, rispetto di leggi, norme, disposizioni, impegni assunti e sim.: [...] l’adesione totale e rigorosa a una fede religiosa, un credo politico, un’ideologia, un movimento culturale: cattolico, musulmano di stretta o.; crociano, marxista, strutturalista di stretta o.; nel linguaggio burocr., in osservanza a, in ossequio, in ...
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kebabbaro
s. m. Venditore di kebab. ◆ [nel quartiere Braida di Sassuolo] c’è una Rosticceria Idriss, la macelleria del Frignano (le colline di fronte) che ha mutato il nome con il nuovo proprietario, [...] mangiano carne macellata secondo un rito islamico. Però, per lavoro e senza infrangere le norme religiose, anche un buon musulmano può servire carne non halal. «Ho lavorato per molto tempo in un ristorante italiano – rivela Hassan, il kebabbaro – e ...
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euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che [...] ) oppure dovremo vedercela con la pretesa di islamizzare l’Europa». Bassam Tibi è un intellettuale liberale, musulmano, tedesco di origine siriana, carriera accademica tra Göttingen, Harvard e Berkeley. (Nina Fürstenberg, Repubblica, 18 ottobre ...
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waqf
〈u̯àḳf〉 s. m., arabo. – Nel diritto musulmano, la costituzione a scopo di beneficenza (insegnamento, assistenza ospitaliera, ecc.) di un usufrutto su immobili, che diventano così inalienabili; l’amministrazione [...] di tali proventi, sia pubblici sia privati, è sotto il controllo dell’autorità statale ...
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MUSULMANO O MUSSULMANO?
Entrambe le forme sono corrette.
• La più frequente nell’italiano contemporaneo è musulmano, con una sola s, più vicina all’etimo originario musliman ‘seguace dell’Islam’.
• La forma mussulmano, con doppia s, è forse...