improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. [...] Usato assol., arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla: avere attitudine all’i.; nel fuoco, nell’ardore dell’improvvisazione. Include talora un giudizio negativo ...
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improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, [...] all’i., accadde all’i.; gli si affacciò d’i. un dubbio, un sospetto; comporre all’i., improvvisare; leggere (musica), suonare, interpretare all’i., eseguire un brano musicale che non s’è ancora studiato. ◆ Avv. improvviṡaménte, senza essere previsto ...
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melo-1
mèlo-1 [dal gr. μέλος (v. melos), in composizione μελο-]. – Primo elemento di composti dotti derivati dal greco (come melopea), o formati modernamente (come melodramma), col sign. di «canto, musica, [...] melodia»; è presente anche nella nomenclatura scientifica, ital. e lat. (per es., melomio da Melomys, melopsittaco da Melopsittacus), in nomi di animali con qualità canore ...
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sassofono
sassòfono (o saxòfono) s. m. [dal fr. saxophone, comp. del cognome dell’inventore dello strumento, il belga Adolphe Sax (che lo brevettò nel 1846) e -phone «-fono»]. – 1. Strumento musicale [...] dal suono vellutato ed espressivo, usato inizialmente nelle bande, poi adottato anche in orchestre, spec. di jazz e di musica leggera; la famiglia comprende sette ambiti o tagli, chiamati, dal minimo al massimo, s. sopranino, s. soprano, s. contralto ...
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codetta
codétta s. f. [dim. di coda]. – 1. Piccolo segno in forma di virgola rovesciata verso destra, usato: a) nei manoscritti e nelle vecchie edizioni, sotto la e, per indicare il dittongo latino ae; [...] . 10. Grano di qualità inferiore perché di piccolo chicco. 11. Al plur., codette, malattia dei bachi da seta. 12. In musica (più spesso al plur., codette), periodo o gruppo di periodi che di regola conclude la prima parte (esposizione) e la terza ...
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artista
s. m. e f. [dal lat. mediev. artista «maestro d’arte»] (pl. m. -i). – 1. Chi esercita una delle belle arti (spec. le arti figurative, o anche la musica e la poesia): gli a. del Rinascimento; [...] gli a. della scuola romana. Come termine di classificazione professionale e dell’uso com., anche chi svolge attività nel campo dello spettacolo (teatro, cinema, ecc.): a. lirico; a. di varietà; gli a. ...
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melode2
melòde2 (o melòdo) s. m. [dal lat. tardo melodes o melodus, gr. μελῳδός]. – Poeta liturgico bizantino che componeva insieme il testo e la musica, secondo un uso fiorito spec. nei secoli 6° e [...] 7°, e poi decaduto nel 9° ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] , meccanica (in queste frasi significa più spesso «essere insegnante di ...»); i. la grammatica, il catechismo, la pittura, la musica, il canto, la danza. Anche di materie pratiche, professionali, di una tecnica e sim., che si apprendono attraverso l ...
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malaguena
malagueña ‹malagħén’a› s. f., spagn. [propr. agg. femm., «di Malaga»]. – Danza popolare spagnola (forse originaria di Malaga), di ritmo ternario e in modo minore, costituita generalmente dall’intonazione [...] eseguita da uno o due ballerini senza uno schema coreutico fisso, in un libero susseguirsi di numerose figure e passi caratteristici. La danza è stata utilizzata anche nella musica colta da numerosi compositori, tra i quali I. Albeniz e M. Ravel. ...
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melodioso
melodióso agg. [der. di melodia]. – Pieno di melodia, che ha una dolcezza di suono gradevole all’udito e allo spirito: musica m.; voce m.; lingua, pronuncia m.; tono, accento m.; versi, periodi [...] melodiosi. ◆ Avv. melodiosaménte, in modo o con tono melodioso: parlare melodiosamente ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una...
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando a posizioni assolute (cioè estetiche),...