pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] p. per qualcuno, per qualche cosa, esserne invaghito, sentirne grande attrazione o desiderio: è p. per quella donna; va p. per la musica, per il ballo. 2. agg. Riferito a cosa: a. Degno di un pazzo (di solito con valore estens.): ogni gesto che dalla ...
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binario1
binàrio1 agg. [dal lat. tardo binarius, der. di bini «due per volta»]. – 1. Composto di due unità, di due elementi: divisione b., nell’esercito, la divisione composta da due reggimenti di fanteria; [...] doppî o accoppiati, formati cioè di due versi brevi, come il doppio quinario, il doppio senario, ecc. g. In musica, struttura b., struttura ritmica, metrica o formale costituita da due unità equipollenti: ritmo b., ritmo generato dall’alternarsi d ...
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quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano [...] vivace e in tempo di 6/8 o 2/4 (per la q. dei lancieri, v. lanciere, n. 3). Per estens., la musica con cui si balla la quadriglia, generalmente tratta da motivi popolari e arie d’opera (autore particolarmente fertile di quadriglie fu Johann Strauss ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] [o spartane], i Cattolici [o cattolici], i gesuiti [o Gesuiti]); raramente come iniziale degli aggettivi corrispondenti (musica giamaicana), e come iniziale degli stessi sostantivi al singolare (un ungherese, una cattolica, un gesuita); 4) come ...
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stringere
strìngere (ant. strìgnere) v. tr. [lat. strĭngĕre] (io stringo, tu stringi [ant. strigni], ecc.; pass. rem. strinsi, stringésti [ant. strignésti], ecc.; part. pass. strétto (la variante -gn- [...] di tempo previsti. Come rifl. nella locuz. stringersi nelle spese (più com. restringersi), imporsi delle economie, risparmiare. In musica, s. il tempo, accelerarlo nell’esecuzione di un pezzo; quindi, per estens. e per lo più al plur., affrettare ...
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tonalita
tonalità s. f. [der. di tonale]. – 1. In musica: a. L’insieme di relazioni che legano una serie di note e accordi alla nota detta tonica. La base di queste relazioni è la scala; in rapporto [...] quindi alle scale maggiori e minori si determinano le tonalità maggiori e minori: t. di do maggiore o di do minore, t. di re maggiore o di re minore, ecc. b. In senso più ampio, l’intero sistema governato ...
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versetto
versétto s. m. [dim. di verso3]. – 1. non com. Breve verso di una composizione poetica: i v. di una canzoncina; alcuni v. del Metastasio sono diventati proverbiali. 2. a. Ciascuno dei brevi [...] (n. 1 c), che è il termine più comune. b. Per analogia, ciascuno dei brevi membri in cui sono tradizionalmente suddivise le sure del Corano. 3. In musica, breve interludio organistico, alternato al canto del coro durante le cerimonie liturgiche. ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] c., sonetto caudato, sonettessa. b. Periodo (o gruppo di periodi) che spesso s’aggiunge all’ultima parte ordinaria di un pezzo di musica strumentale. c. Parte finale di una fila: la c. del treno; il vagone di c., l’ultimo; fanalino di c., che mostra ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] ; nel Settecento si scrissero moltissimi v. d’occasione; e in titoli di raccolte poetiche: Versi di ...; o di opere musicate: Iris, musica di P. Mascagni, versi di L. Illica; talvolta con sign. limitativo, parlando di una produzione letteraria a cui ...
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improvvisatore
improvviṡatóre s. m. (f. -trice) [der. di improvvisare]. – Chi improvvisa, chi ha l’attitudine e l’abilità di comporre versi o musica improvvisando, o anche di parlare, di fare un discorso, [...] d’intrattenere il pubblico senza preparazione: è un ottimo, un discreto i.; rivelare virtù di i.; gli i. di sonetti di circostanza. Con sign. peggiorativo, di persona che assume una funzione o esercita ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una...
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando a posizioni assolute (cioè estetiche),...