revival
〈rivàivël〉 s. ingl. [propr. «rinascita, risveglio», der. di (to) revive «rivivere»] (pl. revivals 〈rivàivël∫〉), usato in ital. al masch. – 1. Lo stesso, ma meno com., che revivalismo, nel sign. [...] attualità, di stili, modelli, tendenze e correnti di un passato recente, spec. nel campo della moda, dello spettacolo, della musica, della letteratura e dell’arte, dell’architettura e dell’arredamento, e in genere del costume: r. dei film dell’orrore ...
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quodlibet
quòdlibet (meno com. quòlibet) s. m. [dal lat. quodlĭbet, propr. «ciò che piace» (quod libet), sostantivato nel lat. mediev. e divenuto pertanto declinabile (plur. quodlìbeta); la variante [...] (o ad voluntatem cuiuslibet), cioè non dal maestro che sosteneva la disputa, ma da persone presenti. 2. In musica, composizione per lo più a carattere scherzoso, umoristico o parodistico, risultante dalla combinazione di melodie di canzoni popolari ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] copione, cui può ricorrere l’attore che ha dimenticato una battuta, per guadagnare tempo: ricorrere ai soggetti. d. In musica, il tema che viene svolto in composizioni di stile prettamente contrappuntistico, come il ricercare e la fuga; può essere ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] usa anche distinguere B = base maggiore, e b = base minore: per es., B + b × h = base maggiore + base minore × altezza. In musica, B è il nome, derivato dall’antica notazione alfabetica, del si naturale in Olanda e del si bemolle nei paesi germanici ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] vengono a occupare tutti lo stesso spazio di memoria, definito dal numero prefissato di cifre di x e y. 2. In musica, segno tratto dalla punteggiatura usuale e impiegato nei sec. 17° e 18° per esprimere delle formule di ornamentazione melodica: la ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e [...] primi decennî del sec. 20°, furono proprî degli scrittori della Voce (A. Soffici, il primo Papini, ecc.). b. In musica, corrente, della quale fa parte essenzialmente C.-A. Debussy (1862-1918), caratterizzata dall’aspirazione a liberarsi dalle forme ...
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presto1
prèsto1 agg. e avv. [lat. tardo praestus, der. dell’avv. praesto, presente nella locuz., già lat. class., praesto esse «essere pronto, essere a disposizione»; l’uso avverbiale ital., secondo [...] ’ora, in ora mattutina: si sveglia sempre p. la mattina; domani dovrò alzarmi prestissimo, per prendere il treno. 3. In musica, come agg. e s. m., indicazione agogica che prescrive un movimento molto rapido, più dell’allegro molto e meno della forma ...
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meraviglioso
meraviglióso (tosc. o letter. maraviglióso) agg. [der. di meraviglia, maraviglia]. – 1. a. Che suscita meraviglia, e spesso anche un senso di stupore, per le sue qualità, per i modi in cui [...] della tecnica; ha un intuito m., un’intelligenza, un’abilità, una capacità m.; ha scritto versi m.; una m. pagina di musica. Di persona, che sorprende per le sue doti eccezionali: sei veramente un uomo m.; una ragazza m.; per estens., riferito a ...
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controfestival
(contro-festival), s. m. inv. Festival alternativo; manifestazione musicale che si contrappone al festival per antonomasia, quello di San Remo. ◆ Amilcare [Rambaldi] ha organizato per [...] Giuseppe] Povia ha detto: «Ho saputo delle polemiche sugli ascolti. Non vogliamo che si fermi nessun festival e l’Indipendent Music Day è vicino al Festival della canzone italiana». (Enrico Ferrari, Stampa, 28 febbraio 2008, p. 42).
Derivato dal s. m ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] l’obiettivo a marce forzate). In tipografia, riga f., riga che nella composizione supera la giustezza o è troppo fitta. In musica, didascalia (normalmente abbreviata in fz) che prescrive la marcata accentuazione di una nota (nota f.) o di un accordo ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una...
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando a posizioni assolute (cioè estetiche),...