sparpagliato
agg. [part. pass. di sparpagliare]. – 1. Sparso disordinatamente qua e là: fogli s. per terra; c’era una radio accesa, musica a tutto volume, su un tavolo vuoto un mazzo di carte s. sulla [...] tovaglia verde (N. Orengo); ragazzi festosamente s. nei campi. 2. fig., letter. e raro. Privo di coesione, di ordine, di sistematicità: quella profonda unità che è ... il centrale nodo della s. vita (Boine). ...
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minstrel
‹mìnstrël› s. ingl. [dal fr. ant. menestrel, mod. ménestrel: v. menestrello] (pl. minstrels ‹mìnstrël∫›), usato in ital. al masch. – In senso generico, mimo, cantante e suonatore. In partic., [...] del Novecento, imitava gli afroamericani, tingendosi il volto, acconciandosi alla loro maniera, cantando le loro canzoni, ecc., secondo una voga che si esaurì quando gli afroamericani stessi cominciarono a interpretare direttamente la propria musica. ...
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mutanza
s. f. [der. di mutare], ant. – Lo stesso che mutamento. In partic., il cambiamento di passo (scambietto) in un ballo, o il cambiamento di ritmo in una musica. ...
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iniziare
v. tr. e intr. [dal lat. initiare, dapprima «iniziare ai misteri religiosi», poi «cominciare», der. di initium «inizio»] (io inìzio, ecc.). – 1. a. tr. Dare inizio, compiere i primi atti di [...] .: i. a un gioco; i. all’uso della droga; i. all’ascetismo; i. all’arte, a un’arte, al gusto della buona musica; i. ai piaceri della buona cucina; e in senso più ampio: il Gravina iniziò il Metastasio agli studî classici. ◆ Part. pass. iniziato, per ...
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cantantista
s. m. e f. Cantante di maniera. ◆ Guido Lembo si definisce «cantantista chitarrante» ed è figlio di pescatori capresi. È rupspante e genuino, un vero trascinatore con vena molto goliardica. [...] p. 26, Cronaca) • «Beh, non posso che essere grato, mi tira fuori dallo stereotipo del cantantista leggero. Ciò che è musica, invece, mi ha sempre interessato, tutto, dal jazz alla sinfonica all’elettronica (l’ultimo disco, ambient, è del ’96 per la ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del [...] In senso generico è meno com. di mutamento; ha, invece, alcuni usi proprî nel linguaggio tecn. e scient., e cioè: 1. In musica: a. Nell’antica solmisazione, il passaggio da un esacordo a un altro. b. Il cambiamento di posizione, cioè del modo con cui ...
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iniziazione
iniziazióne s. f. [dal lat. tardo initiatio -onis]. – 1. Atto o serie di atti e cerimonie con cui si ammette, o si è ammessi, alla partecipazione a culti misterici, alla conoscenza di dottrine [...] vita politica; i. alle attività assistenziali; i. sacerdotale, i. ascetica; aveva avuto dal padre la sua prima i. alla musica (o alla pittura, al gusto della poesia, ecc.); i. amorosa, o anche semplicem. iniziazione, la prima esperienza sessuale. ...
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tarantismo
(o tarantolismo) s. m. [der. di taranta o tarantola]. – Accesso di isterismo caratterizzato dalla caduta del soggetto (per lo più una donna) in una condizione di crisi psichica attribuita, [...] ’Italia merid., al morso di una tarantola; per far tornare la tarantolata alla normalità si dà luogo a una cerimonia con musica, nel corso della quale la donna si abbandona a una danza sfrenata nella quale mima con movimenti convulsi, a terra e in ...
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retrogrado
retrògrado agg. [dal lat. retrogrădus, comp. di retro- «retro-» e gradi «andare, camminare»]. – 1. a. Che va a ritroso, che si muove in senso contrario a quello che può considerarsi normale: [...] come verso normale quello antiorario. c. In geologia, metamorfismo r. (o regressivo), sinon. di diaftoresi. d. In musica, moto r., movimento melodico che riprende una linea musicale precedentemente udita partendo dalla fine e ritornando, nota per ...
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disgiunto
agg. [part. pass. di disgiungere]. – Separato, staccato: la forza, d. dal diritto, può degenerare in violenza; soffre molto a vivere d. dai suoi; Nostre misere menti e nostre salme Son d. in [...] dal ponte assai disgiunto (L. Alamanni). Con accezioni specifiche: in matematica, insiemi d., quando non hanno alcun elemento in comune; in musica, tetracordi d., quelli che non sono uniti tra loro da una nota in comune (per es., mi-re-do-si; la-sol ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una...
MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando a posizioni assolute (cioè estetiche),...