alcalde
(raro o ant. alcade) s. m. [dallo spagn. alcalde, ant. alcade, che è dall’arabo al-qāḍī «giudice»]. – Capo del municipio e insieme rappresentante del governo nei municipî in Spagna e nell’America [...] spagnola; anticam. l’alcalde (istituzione di origine musulmana, imitata nei regni di León e di Castiglia fin dal sec. 11°) aveva anche la funzione di giudice, soppressa dalla costituzione spagnola del ...
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caro-tassi
(caro tassi), s. m. inv. Aumento dei tassi di sconto del denaro concesso in prestito. ◆ [tit.] Swap e rating in municipio / Il Comune di Trento si assicura contro il caro tassi (Adige, 4 ottobre [...] 2000, p. 8, Economia) • «In Italia dice Giuseppe Roma, direttore del Censis, […] prevediamo un aumento dei prezzi del 2 per cento su scala nazionale. Il che vuol dire che in molte località i valori saranno ...
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ostello
ostèllo s. m. [dal fr. ant. ostel (da cui il mod. hôtel), che è il lat. hospitale (v. ospedale)]. – 1. a. ant. o poet. Luogo d’abitazione o d’alloggio anche temporaneo, quindi casa, palazzo, [...] , o. di virtù, e sim. (con riferimento a persone, in quanto ricche di valore o di virtù). b. ant. O. di città, municipio, palazzo municipale (come traduz. del fr. hôtel de ville): Su l’ostel di città stendardo nero ... (Carducci). 2. Nell’uso mod., o ...
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tumultuare
tumultüare v. intr. [dal lat. tumultuare e tumultuari, der. di tumultus «tumulto»] (io tumùltuo, ecc.; aus. avere). – 1. Fare un tumulto, essere in tumulto, manifestare in modo clamoroso e [...] un ordine ai sentimenti che gli tumultuavano nell’animo; i pensieri le tumultuavano dentro, ... stordendola (Cassola). ◆ Part. pres. tumultüante, anche come agg. e sost.: placare la folla tumultuante; i tumultuanti si diressero verso il municipio. ...
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malacitano
agg. (dal lat. Malacitanus, der. di Malăca, nome lat. di Malaga]. – Di Màlaga, città della Spagna merid., con riferimento all’epoca in cui era municipio romano. In partic., legge m., la legge [...] con la quale Domiziano, tra l’81 e l’84 d. C., fissò gli statuti della città; ci è parzialmente conservata in una tavola di bronzo, trovata nel 1851 presso Malaga, nella quale vengono messi in luce istituti ...
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insediare
v. tr. e intr. pron. [der. di sedia, nei sign. ant. o fig. di «dignità; residenza; sede; dimora»] (io insèdio, ecc.). – 1. tr. Immettere ufficialmente in possesso di un ufficio, di una dignità, [...] provinciale si è insediata nel palazzo della Provincia. b. Più genericam., prendere sede, stabilirsi: il comando nemico s’insediò nel municipio; e di ospiti poco graditi: si è insediato in casa mia e non accenna ad andarsene; non com., di cose ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] un palazzo pubblico, alla sede di un’autorità, a una chiesa, sia in modo generico (p. del Duomo, p. del Comune o del Municipio, p. del Tribunale, p. della Borsa, p. del Teatro), sia con denominazioni di più precisa identificazione: P. San Pietro e P ...
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privernate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Privernas -atis]. – Di Privèrno, relativo a Priverno, antica città volsca e poi municipio romano, oggi comune in prov. di Latina (dal medioevo al 1928 chiamata [...] Piperno): i vini privernati; abitante o nativo di Priverno (antica o moderna): era ragunato il Senato romano per giudicare de’ Privernati, i quali sendosi ribellati erano dipoi per forza ritornati sotto ...
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pollicitazione
pollicitazióne s. f. [dal lat. pollicitatio -onis «promessa», der. di pollicitari, frequent. di polliceri «promettere»]. – Nel diritto romano classico, la promessa fatta unilateralmente [...] dal cittadino alla res publica (città, municipio, colonia) di costruire un’opera o di versare una somma di denaro, sia come corrispettivo di una carica già conferita o da conferire, sia come puro atto di liberalità. ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] invece il palazzo, l’edificio in cui un organismo, un istituto, un’impresa, un ufficio risiede: la s. del prefetto, del municipio; Montecitorio è la s. della Camera dei deputati; il Senato ha s. a Palazzo Madama; le s. dei partiti sono tutte nel ...
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MUNICIPIO (municipium)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Ferdinando REGGIORI
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Fin dalla più antica età repubblicana, è termine usuale per designare certe comunità cittadine dipendenti da Roma: il linguaggio tecnico dei giuristi preferisce però il nome...
Capo del municipio e insieme rappresentante del governo nei municipi in Spagna e nell’America spagnola. Di origine musulmana, l’istituzione fu imitata fin dal sec. 11° nei regni di León e di Castiglia, dove l’a., oltre a quella di giudice, aveva...