patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] ?; fig., p. d’invidia, di gelosia, e sim. c. Con uso assol., sostenere una sofferenza (per dolori fisici o morali, in seguito a privazioni, stenti, offese, umiliazioni, ecc.): Gesù Cristo patì sotto Ponzio Pilato; ha patito molto nella sua vita ...
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innocentino
s. m. (f. -a) [dim. di innocente], tosc. – Bambino che nel passato era affidato a un ospizio, o perché abbandonato dai genitori o perché questi non avevano i mezzi o le qualità morali indispensabili [...] per allevarlo ...
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violento
violènto (ant. o raro violènte) agg. [dal lat. violentus, affine a vis «violenza» e a violare «violare»]. – 1. a. Che usa con facilità e brutalità la propria forza fisica o altri mezzi di coercizione [...] polit. contemporaneo, non violento, che rifiuta la violenza come metodo di lotta politica e sociale, per principî sia religiosi, sia morali e umanitarî: la lunga lotta non v. di Gandhi per l’indipendenza dell’India; gruppi, movimenti non v. cattolici ...
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innocenza
innocènza s. f. [dal lat. innocentia, der. di innŏcens -entis «innocente»]. – 1. a. Mancanza assoluta di colpa o responsabilità, morale o giuridica, in un individuo, per cosciente volontà di [...] rettitudine e di rispetto della giustizia e delle norme morali: la tranquillità d’animo che solo l’i. può dare. Nella teologia cattolica, lo stato dell’anima esente da peccato: i. originale, quella propria di chi è stato creato o è nato senza peccato ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] che appartiene alla forma intesa come espressione e attività dello spirito; con altra accezione, morale f., la morale kantiana, in quanto fa consistere l’esser morali nella forma del volere, nel fatto cioè che la volontà si pone nella propria legge ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] precostituito per legge). Obbligazione n., nel diritto privato, obbligazione che nasce non da prescrizioni giuridiche positive, ma da doveri morali o sociali non sanzionati dalla legge (per es., i debiti di gioco). d. In economia, agenti, elementi o ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] di mare, o anche s. il mare; s. il solletico. c. Con uso assol., sentire il dolore, in senso fig. o morale: soffre molto, quando gli pigliano gli accessi del male; chissà come soffre quella povera madre, a vedersi così abbandonata dai figli; soffro ...
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toccasana
(raro 'tócca e sana') locuz. usata come s. m. invar. – Rimedio pronto e infallibile (o ritenuto tale): mi hanno assicurato che questa crema è un t. per le ustioni solari. Frequente in senso [...] fig., con riferimento a mali morali: il tempo è un gran t. per tutti i dolori e i dispiaceri. ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, [...] periodo dal 1° al 4° sec. d. C., fondato sul preminente interesse per la retorica intesa come patrimonio di verità morali. 2. Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone e Aristotele alla prima sofistica), teoria ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] figure non di primo piano ma tuttavia a tratti più marcati di quelle assegnate ai generici. Anche come indice delle qualità morali d’una persona: c. fermo, instabile, debole; fermezza di c.; assol., costanza, serietà nel volere e nell’agire: uomo di ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...