elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] , non la durata complessiva). b. Riferito alle facoltà intellettuali o morali, o al comportamento, indica mobilità, pieghevolezza, e sim.: ingegno e., vivace, pronto; morale, coscienza e., cedevole, accomodante; risposta e., ambigua; parole e., che ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, [...] . 2. In senso più ampio, rispondenza alla giustizia e al diritto in senso ampio, o alla ragione, alla logica, ai principî morali, e in genere a norme e principî di natura non strettamente giuridica: l. di una richiesta, di una pretesa, di un rifiuto ...
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capovolgimento
capovolgiménto s. m. [der. di capovolgere]. – Atto, effetto del capovolgere o del capovolgersi, spec. nel senso fig. di ribaltamento, trasformazione radicale: c’è stato un improvviso c. [...] della situazione; si assisteva al c. di tutti i valori morali. ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, [...] di metodo dimostrativo, simmetria, e sim.; con sign. analogo, si usa anche con riferimento a dimostrazioni di fatti giuridici e morali. ◆ Accr. elegantóne, usato come s. m. (f. -a), per indicare con ironia o lieve disprezzo chi veste abitualmente con ...
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bruciato
agg. e s. m. [part. pass. di bruciare]. – 1. Arso dal fuoco: un mucchio di paglia b.; morì b.; acciaio b. (v. bruciatura); terra b., v. terra nel sign. 3; riarso, inaridito, scottato dal sole: [...] naturale sviluppo, e danneggiate dalle sofferenze e dalle privazioni belliche e postbelliche. c. Privo di fondamenti morali, ribelle alla tradizione e alla società; accezione, quest’ultima, appartenente in modo particolare all’espressione gioventù ...
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inimitabile
inimitàbile agg. [dal lat. inimitabĭlis, «inimitabile»]. – 1. Che non si può imitare, o è difficilmente imitabile: scrittore, poeta, pittore, violinista che ha uno stile i.; più spesso, che [...] di musiche mozartiane davvero inimitabile. 2. non com. Che non si deve imitare, soprattutto perché riprovevole per ragioni morali o sociali: sono esempî inimitabili. ◆ Avv. inimitabilménte, in modo da non poter essere imitato o uguagliato: suona ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] teoremi); ridurre una serie di teorie a sistema, dare loro un ordinamento sistematico e coerente. S. morale, nella teologia morale cattolica, dottrina fondata su principî o sentenze relativi al rapporto tra libertà di coscienza e obbligatorietà della ...
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patente2
patènte2 s. f. [per ellissi da lettera patente]. – 1. Lo stesso che lettera patente (v. la voce prec., nel sign. 1 a). 2. Per estens.: a. Autorizzazione a esercitare una determinata attività, [...] , dopo il superamento di un esame teorico e pratico, a chi è in possesso di determinati requisiti fisici, psichici e morali: avere, prendere, ottenere la patente. b. Con valore concr., il documento stesso che certifica l’autorizzazione o abilitazione ...
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considerazione
considerazióne s. f. [dal lat. consideratio -onis]. – 1. a. Atto del considerare, attento esame: decidere, deliberare dopo lunga, seria, matura considerazione. In partic., prendere in [...] in c. la proposta di legge parlamentare. b. Osservazione, riflessione: fece alcune c. sull’accaduto; brevi c. filosofiche, morali; c. spicciole. c. Ponderazione, prudenza: procedere con poca c.; cosa fatta senza c., sventatamente, con leggerezza. d ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori [...] nel linguaggio com.: lo credevamo ormai morto, e invece è ancora vivo e verde. Non com., riferito a sentimenti, passioni, capacità morali, ecc., per indicare vivacità e intensità: Per far sempre mai verdi i miei desiri (Petrarca); c’era però anche de ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...