jeu
〈ˇ∫ö〉 s. m., fr. [lat. iŏcus «scherzo, gioco»; propr. «gioco, divertimento» (cfr. fr. jouer «giocare» e anche «rappresentare» e «suonare uno strumento»)]. – Termine dell’antica letteratura francese, [...] , sacra o profana (per es., J. de Saint-Nicolas, J. de la feuillée), sostituito poi da denominazioni più precise sia per le rappresentazioni religiose (miracle, mystère), sia per le morali o satiriche (moralité, sottie) e per le comiche (farce). ...
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pessimo
pèssimo agg. [dal lat. pessĭmus, affine a peior «peggiore»]. – Superl. di cattivo, che si alterna nell’uso con la forma regolare cattivissimo, da cui si distingue per avere, in genere, accezione [...] dei sign., che coincide all’incirca con quella di cattivo; quindi: 1. Con riguardo all’indole, al comportamento, alle tendenze morali, alle qualità spirituali intrinseche, al contegno nei rapporti con altre persone e sim.: è un p. soggetto; ha dei p ...
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gradimento
gradiménto s. m. [der. di gradire]. – Atto e fatto del gradire; sentimento di piacere, di soddisfazione, di approvazione per qualche cosa che appaghi le nostre esigenze morali o materiali, [...] o che sia conforme al nostro gusto: esprimere, mostrare il proprio g.; ho esaminato il lavoro e l’ho trovato di mio g.; in partic., essere di mio, di tuo g., ecc., piacere, riuscir gradito a me, a te, ...
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scampolo2
scàmpolo2 s. m. [der. di scampare nel sign. estens. di «sussistere, restare»]. – 1. Avanzo di una pezza di tessuto, di metraggio molto ridotto, che generalmente si vende sottocosto: c’è la [...] com. Uno s. d’uomo, di donna, e sim., persona di statura molto piccola (in questo senso, usato talora come soprannome o appellativo scherz.), o, in tono spreg., di scarse doti e limitate qualità morali. ◆ Dim. scampolétto, scampolino, scampolùccio. ...
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beneficare
v. tr. [dal lat. tardo beneficare, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare»] (io benèfico, tu benèfichi, ecc.). – Fare del bene (in genere a estranei, a comunità) porgendo aiuti materiali [...] e anche morali: b. i poveri; b. senza ostentazione. ◆ Part. pass. beneficato, anche come sost.: il beneficato dovrebbe essere riconoscente al suo benefattore. ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] , l’i. cadde senza una parola; è un i., non è altro che un i., di persona che conduca vita misera, o moralmente degradante, anche senza sua colpa. Talora, di chi ha una grave imperfezione o deformità fisica, o anche una minorazione mentale, dalla ...
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penare
v. intr. [der. di pena] (io péno, ecc.; aus. avere). – 1. Soffrire dolore fisico o morale: stasera il malato è peggiorato e pena molto; mi dispiace tanto veder p. così quei poveretti; stare in [...] di p., di chi è morto dopo lunga sofferenza; o anche in relazione a sacrifici, disagi, stenti e altre sofferenze materiali o morali: quanto ha penato nella sua vita; ha avuto un figlio che l’ha fatta soltanto p. e vivere nell’angoscia; il marito ...
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benessere
benèssere (non com. bèn èssere) s. m. – 1. Stato felice di salute, di forze fisiche e morali: provare un senso di b.; dare un senso di b. generale; le fatiche e gli esercizi che giovano al [...] ben essere corporale (Leopardi). Ufficio b., nell’esercito italiano, quello che si occupava dell’assistenza morale e materiale ai soldati. Centro b., struttura specializzata nella cura del corpo o attrezzata per terapie fisiche, trattamenti estetici ...
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risentire
v. tr. [comp. di ri- e sentire] (io risènto, ecc.). – 1. Sentire di nuovo, nel senso di ascoltare: non voglio r. quegli sciocchi discorsi; quando risente quella canzone, si commuove. Nel rifl., [...] risveglio spirituale: Or conosco i miei danni, or mi risento (Petrarca). b. In senso fig., di danni economici o morali, si risente ancora del fallimento, delle calunnie che hanno sparso sul suo conto; raram., riferito a cose come soggetto: avvertire ...
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infernale
agg. [dal lat. tardo infernalis, der. di infernus (v. inferno2)]. – 1. a. Dell’inferno, che si trova nell’inferno, che è proprio dell’inferno, soprattutto come luogo di pena secondo la concezione [...] Spaventoso, terribile: era una notte i., tempestosa, burrascosa; ho passato una giornata, una notte i., per gravi sofferenze fisiche o morali. Diabolico: lo sedusse con arti i.; è di una i. malvagità. Più genericam., di qualsiasi cosa che per le sue ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...