insularita
insularità s. f. [der. di insulare]. – 1. Condizione, configurazione insulare; il fatto di essere un’isola o costituito da isole: l’i. della Groenlandia è stata dimostrata solo recentemente; [...] si riflette con particolari caratteri nell’opera, soprattutto narrativa, di uno scrittore e negli atteggiamenti psicologici e morali dei suoi personaggi: tutte queste cose hanno formato il carattere nostro, che così rimane condizionato da fatalità ...
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moira
mòira s. f. [dal gr. Μοῖρα «sorte, destino», der. di μείρομαι «avere in parte, in sorte»]. – Nella mitologia greca, forza misteriosa che tiene a freno il potere arbitrario degli dei: è l’espressione [...] della fissità delle leggi fisiche che governano il cosmo e la vita degli uomini, e dell’immutabilità delle leggi morali che mantengono l’equilibrio sociale; è concepita come unica dea o come triade divina (nelle tre Parche: Cloto, la «filatrice» ...
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scappare
v. intr. [der. di cappa1, col pref. s- (nel sign. 4); cfr. incappare2] (aus. essere). – 1. a. Darsi alla fuga per paura o per viltà, per evitare un pericolo, una punizione, un danno (è più fam. [...] con le parole che gli uscivan di bocca (Manzoni). c. Allontanarsi arbitrariamente dalla famiglia, sottraendosi ai proprî doveri civili, morali e sociali: quel ragazzo è scappato di casa per la seconda volta; la moglie di quel poveretto è scappata per ...
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scappata
s. f. [der. di scappare]. – 1. Il recarsi in fretta in un luogo o da una persona, trattenendosi il minimo indispensabile o comunque per breve tempo: fare una s. al mercato; domenica vorrei fare [...] uscita, o anche sortita). 3. Errore, mancanza non grave e di non gravi conseguenze, con cui si trasgredisce ai principî morali e sociali, e in cui si incorre per intemperanza, debolezza, leggerezza e sim.: pensando al buon frate, [Renzo] sentiva più ...
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palestra
palèstra s. f. [dal lat. palaestra, gr. παλαίστρα, der. di παλαίω «lottare»]. – 1. Nell’antica Grecia, in origine, piazzale sabbioso annesso al ginnasio, nel quale i giovani si esercitavano [...] . 5. fig. Prova, serie di prove, di esperienze, attraverso le quali si misurano e si rafforzano le capacità intellettuali o morali degli individui: la scuola è stata sempre considerata p. di vita; le assemblee studentesche sono spesso la prima p. per ...
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fiaccare
v. tr. [der. di fiacco1] (io fiacco, tu fiacchi, ecc.). – 1. Spossare, privare delle forze, delle energie (anche morali): una salita che fiacca le gambe; studî aridi che fiaccano l’ingegno; [...] f. la fibra, la resistenza, lo spirito, la volontà; nell’intr. pron., fiaccarsi, divenire fiacco, spossarsi, perdere vigore: Come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante). 2. Rompere, spezzare qualche cosa ...
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rottame
s. m. [der. di rotto, part. pass. di rompere]. – 1. a. Pezzo o complesso di pezzi di oggetti e prodotti rotti. È usato per lo più al plur., solo raram. al sing., e sempre con valore collettivo: [...] sinon. di relitto: avvistare un rottame. 2. fig. Persona finita, molto mal ridotta, come condizioni e capacità fisiche, psichiche e morali: un r. umano; sentirsi un r.; la malattia l’ha ridotta un r.; dopo il fallimento della sua società è diventato ...
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scappuccio
scappùccio s. m. [der. di scappucciare2], non com. – Il fatto di inciampare, soprattutto urtando inavvertitamente con la punta del piede contro un ostacolo; anche in senso fig., con allusione [...] a fatti morali, a errori di comportamento o d’altro genere, commessi anche per disavvedutezza o inesperienza: son nati colla disgrazia in cuna ... e a non camminare con tutte le precauzioni dell’equilibrio, o da una parte o dall’altra bisogna pure ...
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intacco
s. m. [der. di intaccare] (pl. -chi). – 1. Intaccatura, nel sign. concreto di tacca, incisione, incavo (anche intacca s. f.): sui piani lucidi del legno veniva voglia di incidere un i., un segno [...] li rendesse meno indipendenti e provvisorî (Anna Banti). 2. non com. Diminuzione di sostanze; danno, pregiudizio, menomazione di valori morali: fare un i. nel patrimonio; senza i. della propria reputazione. Ant., i. di cassa, ammanco e, per estens ...
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libido
s. f. [voce lat. (v. libidine) introdotta da S. Freud nel linguaggio psicanalitico]. – 1. Termine usato in psicanalisi con accezioni diverse: in Freud è una forma di energia vitale che rappresenta [...] ’I0); in Jung assume significato più ampio, presentandosi come energia psichica in generale, come impulso non inibito da istanze morali o d’altro genere, che comprende sia la sessualità sia altri bisogni, appetiti, affetti. In sessuologia, designa il ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...