improntare1
improntare1 v. tr. [variante di imprentare] (io imprónto, ecc.). – Premere lasciando l’impronta, dare un’impronta: i. la ceralacca col sigillo. Si usa quasi esclusivam. in senso fig.: madre [...] modellato: notizia improntata a cauto ottimismo; comportamento improntato a grande serietà; opera improntata a saldi principî morali; un bellissimo sceneggiato, improntato su valori integri e forti; studio improntato su una seria ricerca documentale ...
Leggi Tutto
insanabile
insanàbile agg. [dal lat. insanabĭlis, comp. di in-2 e sanabĭlis «sanabile»]. – Che non può essere sanato, quindi inguaribile, incurabile, detto di malattie e più raram. di persone o animali: [...] ha provocato nel manoscritto guasti insanabili. Spesso fig., che non può essere eliminato o lenito, riferito a sofferenze o mali morali e sociali: esperienze che lasciano nell’animo profonde e i. tracce; un dolore, una perdita i.; dissidio i.; l’i ...
Leggi Tutto
impronunciabile
impronunciàbile (o impronunziàbile) agg. [der. di pronunciare (o pronunziare), col pref. in-2, sull’esempio del fr. imprononçable]. – 1. Che non è possibile o è assai difficile pronunciare: [...] un gruppo consonantico i. per noi italiani. 2. Di parola che, per ragioni morali o religiose, non deve essere pronunciata. ...
Leggi Tutto
licere
lìcere v. impers. [dal lat. licēre "essere lecito"] (usato solo alla 3a pers. sing. dell'indic. pres., lice), poet. – Essere lecito, permesso, in quanto concesso dalle leggi morali o (impropriamente) [...] dal destino: Né più si brama, né bramar più lice (F. Petrarca) ...
Leggi Tutto
scorza
scòrza s. f. [lat. scŏrtea «veste di pelle, pelliccia», femm. sostantivato dell’agg. scorteus «di pelle» (der. di scortum «pelle»)]. – 1. a. In botanica, il rivestimento esterno dei fusti e delle [...] , spec. in alcune locuz. fig.: avere la s. dura o essere di s. dura, essere resistente alle fatiche, ai mali fisici e morali, alle avversità (al contr., essere di s. tenera, essere facile a commuoversi, a farsi convincere). 3. fig. a. letter. Aspetto ...
Leggi Tutto
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, [...] frazionata o, più spesso, di massa; in partic., l’uscita degli Ebrei dall’Egitto sotto la guida di Mosè, e titolo del libro della Bibbia (secondo del Pentateuco) che ne contiene la narrazione. 2. estens. ...
Leggi Tutto
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] simili, fortemente datate, sono ormai cadute in desuetudine, soprattutto in conseguenza della trasformazione dei costumi, e delle concezioni morali, di cui sono un riflesso. 3. a. Colpa più o meno grave, errore che comporta conseguenze negative: Ché ...
Leggi Tutto
tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] per resistere al tempo avverso (v. cappa1, n. 3 c). Anche in senso fig., con riferimento a comportamenti intellettuali e morali: t. vita dissoluta; t. un contegno esemplare, una condotta irreprensibile; nell’uso letter.: noi ci siamo accorti che ella ...
Leggi Tutto
malaffare
(o 'mal affare') s. m. – Nella locuzione aggettivale di malaffare, riferita a chi conduce vita non conforme alla legge o alle consuetudini morali: gente di m.; donna di m., prostituta; casa [...] di m., postribolo ...
Leggi Tutto
satanismo
s. m. [dall’ingl. satanism, der. di satan «satana», satanic «satanico»]. – 1. Atteggiamento letterario connesso con alcune posizioni estreme del movimento romantico, caratteristico di alcuni [...] , e anche contro Dio, in cui il piacere di dissacrazione e di eversione si unisce alla negazione di tutti i valori morali (il termine è stato anche usato per alcuni aspetti del decadentismo letterario inglese ed europeo in generale): il s. di Shelley ...
Leggi Tutto
MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...