cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] al C.); credere in C.; non crede né in C. né nel diavolo, di persona irreligiosa, o priva di scrupoli e di ritegni morali; letter., predicare C., predicarne la fede; e nel linguaggio eccles.: essere fratelli in C., amarsi in C., per indicare vincolo ...
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guadagnare
v. tr. [dal germ. *waidanjan «pascolare; guadagnare»] (io guadagno, ... noi guadagniamo, voi guadagnate, e nel cong. guadagniamo, guadagniate). – 1. Ottenere come utilità e profitto di un [...] credi di guadagnarci qualcosa a fare l’intransigente?; è tutto guadagnato, è tanto di guadagnato, con riferimento a vantaggi (materiali o morali) che non erano previsti: io il lavoro lo posso fare anche da solo, ma se tu mi aiuti, tanto di guadagnato ...
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irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni [...] ; immigrati i. (e sost.: gli i.), quelli sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. Con riguardo all’osservanza delle norme morali e delle convenienze sociali: condotta, contegno i.; unione i., era detta in passato quella di uomo e donna che ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] . di dirglielo, me ne manca l’animo; non ebbi la f. di assistere a quel triste spettacolo. 5. a. Violenza materiale o morale diretta a costringere la volontà d’altri scemandone o impedendone il libero arbitrio: usare la f.; imporre per f.; opporre il ...
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virile
agg. [dal lat. virilis, der. di vir «uomo» (in quanto maschio e adulto)]. – 1. Di uomo, dell’uomo: Tanto il loro nome sorgeria, che forse Viril fama a tal grado unqua non sorse (Ariosto). In partic.: [...] poco v., come sviluppo e capacità sessuali. b. Di essere umano di sesso maschile in età adulta, pienamente maturo fisicamente e moralmente (contrapp. a puerile o giovanile da un lato, a senile dall’altro): età v., dopo la giovinezza e prima della ...
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inquieto
inquièto (raro inquèto) agg. [dal lat. inquietus, comp. di in-2 e quietus «quieto»]. – 1. a. Non tranquillo, irrequieto, in uno stato di agitazione per turbamento dell’equilibrio fisico o psichico: [...] agitazione si manifesta: trascorrere una notte i.; fare sonni inquieti. Anche come stato abituale, di persona travagliata da problemi morali, religiosi, scontenta e insoddisfatta di sé, incapace di trovare pace e serenità: è un uomo i.; un artista i ...
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irrespirabile
irrespiràbile agg. [dal lat. tardo irrespirabĭlis, comp. di in-2 e respirabĭlis «respirabile»]. – Che non si può respirare (in quanto pone difficoltà al respiro o perché la sua respirazione [...] caldo, ecc.; c’è tanto fumo in questa stanza che l’aria è irrespirabile. Anche in senso fig.: l’aria qui dentro è diventata i.; è un ambiente per me i. (perché ci si sente gravemente a disagio, o anche, talvolta, per ragioni morali o d’altro genere). ...
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offensiva
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. offensivo]. – 1. Modo di operare delle forze armate in guerra, che tendono ad assicurarsi i vantaggi materiali e morali dell’iniziativa delle operazioni [...] obbligando il nemico alla difensiva e ad atteggiamenti passivi: preparare, sferrare un’o.; arrestare, respingere l’o. nemica. 2. Per estens., azione energica e decisa di un gruppo o anche di una singola ...
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improbabilita
improbabilità s. f. [der. di improbabile]. – 1. L’essere improbabile, scarsa probabilità: devo ammettere l’i. di un esito felice dell’iniziativa. 2. Inverosimiglianza, scarsa attendibilità: [...] lascio stare le morali i. del racconto (Gioberti). ...
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offeso
offéso agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di offendere]. – 1. Che ha ricevuto un’offesa, risentito: sentirsi, ritenersi, dichiararsi o.; si sentì o. nel suo amor proprio; come sost., chi ha subìto [...] fuor n’uscivan sì duri lamenti, Che ben parean di miseri e d’offesi (Dante), di persone tormentate da pene fisiche o morali; fam., fare l’offeso, l’offesa, manifestare, negli atti e nel comportamento, il risentimento che si prova per aver ricevuto un ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...