marengo
maréngo (o marèngo) s. m. [dal nome della località piemontese di Spinetta Marengo, in prov. di Alessandria] (pl. -ghi). – 1. a. Moneta d’oro del valore di 20 franchi, coniata a Torino dopo la [...] battaglia di Marengo (14 giugno 1800), vinta da Napoleone contro gli Austriaci; porta al diritto la testa di Minerva galeata e coronata d’alloro con la leggenda L’Italie délivrée à Marengo, al rovescio ...
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livornina
s. f. [der. del nome della città di Livorno]. – In numismatica: l. della rosa, la moneta d’argento da 8 reali coniata nel 1665 da Ferdinando II granduca di Toscana e nel 1718 da Cosimo III, [...] che al rovescio ha per tipo la pianta di rosa fiorita; l. d’oro, il pezzo d’oro del valore di uno zecchino o quadruplo del pezzo d’argento da 8 reali, con lo stesso tipo ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] alcuni sport, e spec. nel calcio, effettuata alla presenza dei capitani delle squadre antagoniste, e affidata alla sorte di una moneta lanciata in aria dall’arbitro, che dà il diritto al vincente di far schierare la propria squadra nella metà campo ...
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stadera
stadèra s. f. [lat. statēra, dal gr. στατήρ (accus. στατῆρα), nome di un peso e di una moneta]. – 1. Tipo di bilancia basato sul principio della leva: un’asta orizzontale (stilo) tarata in chilogrammi [...] e frazioni di chilogrammo mediante suddivisioni (tacche), lungo la quale scorre un peso equilibrante (romano), è sospesa per mezzo di un gancio che funge da fulcro, e reca a sua volta appeso a una estremità ...
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bonta
bontà (ant. bontade, bonità, bonitade, bonitate, e altre var.) s. f. [lat. bonĭtas -atis, der. di bonus «buono»]. – 1. a. L’essere buono; carattere di chi è d’animo buono e gentile, e particolarm. [...] sembianti a chi avesse alcuna speziale bontà (Novellino). 3. In numismatica, la quantità di metallo fino contenuta nella lega in cui una moneta d’oro o d’argento è coniata, oggi espressa in millesimi, anticamente in carati per l’oro e in denari per l ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] di persona comincianti con questa consonante (Lorenzo, Laura, ecc.); davanti a numeri indicanti somme di denaro, è abbrev. di lire, moneta italiana in uso fino al 2002 (la lira italiana è stata anche indicata più specificamente con Lit. e in modo più ...
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rimedio
rimèdio (ant. remèdio) s. m. [dal lat. remedium, der. del tema di mederi «medicare, curare»]. – 1. Nome generico di ogni preparato medicinale, o cura medica, o altro mezzo, adoperati per combattere [...] la quantità di oro o d’argento che le zecche erano autorizzate a trattenere a compenso del costo di monetazione o per le esigenze tecniche della coniazione. Oggi, la tolleranza consentita per le divergenze dalle caratteristiche fissate per legge ...
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rimedire
v. tr. [etimo incerto], ant. – Di denari, metterli insieme, procurarseli con una certa fatica: impegnati suoi gioielli e vasellamento, più moneta non potea r. (G. Villani); mi disse che tu avevi [...] quinci sù una giovinetta ... e davile ciò che tu potevi r. (Boccaccio) ...
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calo
s. m. [der. di calare]. – 1. a. ant. L’atto, il fatto di calare, l’andar giù, discesa: il giorno È già sul c. (Pascoli); più spesso fig., declino, decadimento di potenza: Non era vinto ancora Montemalo [...] avviene per cause diverse, durante la lavorazione o la permanenza in magazzino. c. ant. Differenza in meno tra il peso effettivo della moneta e il suo peso legale. 3. Ribasso, diminuzione di prezzo o di valore: il grano ha fatto un c. notevole; l’oro ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] , corrente di piccola intensità; un suono d., voce d., di poca sonorità; vino, liquore d., di scarsa gradazione alcolica; moneta d., quella il cui valore legale è divenuto superiore al valore commerciale del quantitativo di metallo fino in essa ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...