rapportare
v. tr. [comp. di r- e apportare] (io rappòrto, ecc.). – 1. letter. o raro. Riferire parole o fatti altrui, per lo più con leggerezza o per maldicenza o con animosità (più frequente riportare): [...] quantità con un’altra: r. l’economia, la produzione industriale di due paesi; r. al dollaro il valore della propria moneta; nel rifl., non com., entrare, mettersi in rapporto, confrontarsi: non riesce a rapportarsi con gli altri; ha grandi difficoltà ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne [...] di garantirne l’autenticità; m. (o segno) di valore, segno o complesso di segni posto di solito sul rovescio di una moneta per indicarne il valore e il nome; m. (o segno) di zecca, segno convenzionale posto di solito sul rovescio delle monete per ...
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marchesana
marcheṡana s. f. [der. di marchese1]. – 1. ant. Marchesa: la m. di Monferrato ... reprime il folle amore del re di Francia (Boccaccio). 2. Anello di forma allungata, lo stesso che marchesa. [...] 3. In numismatica, moneta (detta anche lira marchesana, o marchesina, o lira di marchesini), emessa dagli Estensi, marchesi di Ferrara, e dai Gonzaga, marchesi di Mantova; la denominazione continuò anche quando sia gli uni sia gli altri ebbero il ...
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marchesino
marcheṡino s. m. [der. di marchese1]. – In numismatica, moneta equivalente al bolognino, coniata dagli Estensi di Ferrara. Lira di marchesini, lo stesso che marchesana. ...
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portafoglio
portafòglio (nel sign. 1 anche portafògli) s. m. [comp. di portare e foglio, sul modello del fr. portefeuille]. – 1. Custodia di pelle, o di pelle e tessuto, o di materiale sintetico, di [...] , l’insieme degli effetti scontati o comunque pervenuti alla banca; p. estero, l’insieme delle cambiali espresse in moneta estera, degli assegni bancarî e telegrafici tratti su banche estere e delle altre valute estere; p. insoluti, l’insieme ...
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minidollaro
(mini-dollaro), s. m. inv. Il dollaro statunitense che, nel rapporto di cambio con l’euro, si indebolisce, acquisendo una posizione di vantaggio nei mercati economici e finanziari internazionali. [...] a suo modo tiene. Nel 2004 ha fatturato beni per 28 miliardi di dollari. Un aumento di oltre il 10% sul 2003. In moneta Usa, è una crescita in valore superiore all’apprezzamento dell’euro sul dollaro nello stesso periodo (il 5%). Un modo per tenere ...
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sultanino
s. m. [der. di sultano]. – Nome, nell’Impero ottomano, delle monete d’oro che venivano coniate ad Algeri, Tripoli, Costantinopoli e in Egitto, varie di bontà e di peso; il sultanino di Costantinopoli, [...] detto anche fiorino saracenato, era la moneta di maggior pregio dell’Impero ottomano, della bontà di 24 carati come lo zecchino e il fiorino e avente pressappoco lo stesso peso di queste due monete. ...
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ngultrum
ngùltrum s. m. [trascriz. della locuzione dngul-tam, che in un dialetto tibetano significa «moneta d’argento»]. – Unità monetaria del Bhutan. ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano [...] Europa negli Stati Uniti d’America in vista di migliori possibilità di lavoro o di ricerca. In economia, f. dalla moneta, fenomeno che si determina nelle fasi estreme dell’inflazione, quando la sfiducia nella valuta è già arrivata al punto di indurre ...
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finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî [...] le entrate e le spese ordinarie; f. straordinaria, quella che fa ricorso al debito pubblico, all’emissione di carta moneta, a tributi straordinarî, ecc., per fronteggiare spese straordinarie; ministero delle F., organo che, assieme ai ministeri del ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...