conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] : c. alla rovescia, lo stesso che conteggio (v.) alla rovescia. Moneta di conto, moneta ideale, quella cioè non coniata ma assunta come unità puramente contabile (v. moneta). 2. a. Operazione contabile per determinare e dimostrare le spese sostenute ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima [...] ; il termine, rimasto poi a indicare varie monete della Francia (e anche la moneta di conto equivalente alla lira, quando il franco cessò d’essere una moneta reale), è la denominazione ufficiale dell’unità monetaria di Francia dopo la rivoluzione ...
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neoquantitativismo
s. m. [comp. di neo- e quantitativo (dell’espressione teoria quantitativa della moneta), col suff. -ismo]. – Indirizzo di pensiero di politica economica, facente capo all’americano [...] e, basandosi su ricerche empiriche, afferma l’esistenza di una tendenza secolare al declino della velocità di circolazione della moneta e di un movimento ciclico orientato all’aumento nelle fasi di espansione e al declino in quelle di depressione. ...
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fiduciario
fiduciàrio agg. e s. m. [dal lat. fiduciarius, agg.]. – 1. agg. a. Che ha fondamento nella fiducia: atto, contratto f.; mandato fiduciario. b. In diritto: negozio f., negozio giuridico nel [...] anche quella degli assegni); deposito f., deposito in banca destinato a non essere usato e quindi ritirato per un certo tempo; moneta f., moneta con valore legale superiore a quello intrinseco. 2. s. m. (f. -a) a. Persona di fiducia che rappresenta o ...
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monetizzare
monetiżżare v. tr. [dal fr. monétiser «trasformare in moneta»]. – 1. Trasformare un metallo in moneta, lo stesso che monetare. 2. fig. a. Trasformare un valore economico in moneta, vendendo, [...] per es., titoli acquistati in precedenza al fine di consolidare l’utile o la perdita. b. Trasformare in guadagno economico una situazione di vantaggio: è riuscito a m. la sua posizione di privilegio. c. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] colomba e il ramoscello d’olivo sono s. di pace. b. In economia, moneta-segno, moneta il cui valore è garantito non dal proprio valore intrinseco (come nel caso della moneta-merce), ma dal conferimento da parte dell’autorità di un potere d’acquisto ...
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solido2
sòlido2 s. m. [dal lat. tardo solĭdus, uso sostantivato dell’agg. solĭdus (v. solido1), sottint. nummus «moneta» (v. soldo)]. – Moneta aurea del tardo Impero romano, che ebbe corso soprattutto [...] in Oriente, e dal 325 d. C. in poi fu coniata di circa 4,55 g (= 1/72 di libbra), con il proposito di dare in tal modo una moneta stabile al mondo romano. ...
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ruspo
agg. e s. m. [prob. di origine germ.]. – 1. agg., ant. o region. Che ha la superficie ruvida, scabra: moneta r. (o assol., come s. f., ruspa, v. ruspa2), moneta ancora nuova di zecca, non ancora [...] levigata dall’uso. 2. s. m., region. o raro. a. Soldo, moneta in genere: vide con ammirazione, tutti in un mucchietto e suoi, tanti di que’ ruspi ... (Manzoni); nel plur., denari, quattrini: essere pieno di ruspi. b. Zecchino o fiorino gigliato ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] nazionale da essa eseguite su iniziative del titolare del conto, mentre nostre linee indica il conto espresso in moneta estera, destinato a rilevare movimenti di iniziativa della banca che tiene il conto. 8. Con uso partic., in linea di ..., sul ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel [...] regno arabo di Granata. Nel regno di Napoli e in Sicilia fu così chiamata la doppia. 2. Per estens., nell’uso letter., moneta d’oro in genere: Facea nascer le d. a diece a diece (Ariosto). ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...