emigrazione
emigrazióne s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. – 1. In generale, il fenomeno per cui gruppi di esseri viventi, uomini inclusi, si spostano verso territorî diversi da quelli in cui risiedono, [...] di capitali su mercati esteri sia per sottrarli a provvedimenti di espropriazione, a oneri fiscali o a svalutazione della moneta, sia per investirli stabilmente (è espressione meno generica e oggettiva rispetto a esportazioni di capitali). ...
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sbolzonare
v. tr. [der. di bolzone, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbolzóno, ecc.), ant. – 1. Colpire, abbattere a colpi di bolzone. 2. Cancellare, distruggere il conio di una moneta (con un bolzone [...] o punzone) per renderla irriconoscibile o per appropriarsi della limatura ...
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rublo1
rublo1 s. m. [dal russo rubl′, propr. «ritaglio d’argento», der. di rubit′ «tagliare»]. – Unità monetaria della Federazione Russa, divisa in 100 copechi; in precedenza, moneta dell’Unione Sovietica, [...] ma già in circolazione in Russia, con questo stesso nome, dall’inizio del sec. 18° (prima ancora, dal sec. 13°, era costituita da lingotti d’argento) ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico [...] denominazione dei funzionarî preposti alle zecche di varî stati italiani. Di uso com. la locuz. nuovo di zecca, riferita a moneta appena coniata, nuova fiammante: uno scudo d’argento nuovo di z.; sorride mostrando una carrozzina nuova di zecca (Dacia ...
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zecchino
s. m. [der. di zecca1]. – Nome attribuito al ducato d’oro di Venezia alla metà circa del sec. 16°, quando, per la preferenza data ai pezzi freschi di conio, aumentò il prezzo del ducato nuovo [...] spesso imitato e furono così chiamate in varî stati italiani, fino all’Ottocento, le monete d’oro che si avvicinavano alla moneta veneziana per bontà superiore a quella degli scudi d’oro e delle doppie. Ancora frequente nell’uso l’espressione oro di ...
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penni
‹pènni› s. finland. [dallo sved. penning], usato in ital. al masch. – Fino all’introduzione dell’euro, moneta finlandese, equivalente alla centesima parte del markka. ...
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bancabile
bancàbile agg. [der. di banca, con il suff. -abile dei derivati verbali]. – Nel linguaggio di banca, è così detta la cambiale (o l’effetto) che, per la solvibilità e serietà dei suoi coobbligati, [...] piazza (comune o frazione) compresa fra quelle per le quali una data banca, e in partic. l’istituto di emissione, assume l’incarico di riscuotere cambiali ivi scadenti o di eseguirvi pagamenti ordinati da clienti, senza il materiale invio di moneta. ...
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incerto
incèrto agg. e s. m. [dal lat. incertus, comp. di in-2 e certus «certo1»]. – È in genere il contrario di certo, in quasi tutti i suoi significati. 1. agg. Di persona: a. Che non è fermamente [...] si usa dare per certa la quantità di valuta nazionale (generalmente una sterlina) e per variabile la quantità di moneta estera (dare, quotare il certo per incerto). ◆ Avv. incertaménte, in modo incerto, con poca sicurezza: reggersi incertamente sulle ...
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raffrontare
v. tr. [comp. di r- e affrontare] (io raffrónto, ecc.). – 1. Mettere a confronto due cose o persone per rilevarne le somiglianze, le differenze, ecc.: r. una moneta con un’altra; è meno com. [...] e più limitato di confrontare, usato soprattutto in espressioni di linguaggi settoriali come r. due codici, due lezioni d’un testo, o anche r. due testimonianze, due deposizioni, e sim. 2. ant. Incontrare ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...