fattura
s. f. [lat. factūra, der. di facĕre «fare»]. – 1. a. Il lavoro occorrente per la realizzazione di un oggetto (fatto o confezionato a mano): f. di un paio di scarpe; f. di un vaso di terracotta; [...] per dargli la notizia esatta del prezzo unitario o complessivo della merce rapportato al luogo di destinazione e alla moneta di pagamento; f. simulata, contenente dati diversi dai veri, che viene inviata dal venditore al compratore per consentirgli ...
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fatturato
agg. e s. m. [part. pass. di fatturare]. – 1. agg. Artefatto, manipolato: vino fatturato. 2. s. m. Surrogato di caucciù detto più comunem., con vocabolo fr., factice. 3. s. m. Nel linguaggio [...] delle vendite effettuate in un dato periodo di tempo da una ditta, da un’industria, da un’azienda, espresso in moneta e assunto in genere come indicatore del giro d’affari e quindi dell’attività e consistenza economica: in questo solo mese ...
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quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] prefisso (in grafia divisa o unita), per es. in termini del diritto e dell’economia (quasi contratto, quasi delitto, quasi moneta, quasi possesso, ecc.); in matematica, e in qualche altra disciplina, premessa a un agg. o a un sost. (quasielastico ...
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gelatinatura
s. f. [der. di gelatinare]. – Nell’industria cartaria, operazione consistente nel depositare su una o entrambe le facce di un foglio di carta un velo di adesivo a base di gelatina, colla, [...] ecc., nella fabbricazione di carta moneta o per titoli, di carta offset, ecc. ...
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miniassegno
miniasségno s. m. [comp. di mini- e assegno]. – Nome dato, negli anni ’70 del Novecento, a un tipo di assegni circolari al portatore, di importo molto basso (per lo più dalle 50 alle 250 [...] lire) e stampati in formati ridotti rispetto al normale, emessi da istituti bancarî anche per conto di singole società e talvolta di privati, per porre rimedio alla carenza di moneta spicciola. ...
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ventino
s. m. [der. di vénti]. – Era così detto nell’uso soprattutto tosc., quando era in circolazione, il nichelino, moneta del valore di 20 centesimi: gli ho dato un v. per comprarsi le caramelle. ...
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esercito Ue
loc. s.le m. Esercito comune agli Stati membri dell’Unione europea. ◆ [tit.] La proposta italiana / «Cinque quartieri generali per l’esercito Ue» / [Antonio] Martino al vertice dei ministri [...] politica estera europea. Un esercito Ue è il secondo grande traguardo dopo l’euro: gli stati nazionali avevano due grandi fondamenti, la moneta e la forza. La prima c’è già, anche la forza da usare come “extrema ratio” va messa in comune» [Francesco ...
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conservazione
conservazióne s. f. [dal lat. conservatio -onis]. – 1. a. Il conservare: commissione preposta alla c. dei monumenti; metodi di c. degli alimenti (essiccazione, affumicatura, salatura); [...] di protezione della natura. b. Modo in cui una cosa si è conservata: affreschi in ottimo stato di c.; in numismatica, moneta di prima c., in ottimo stato, di seconda, terza c., ecc., secondo che l’impronta risulti più o meno deteriorata dall’uso ...
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rivoltare
v. tr. [comp. di ri- e voltare] (io rivòlto, ecc.). – 1. Voltare di nuovo, continuare a voltare: voltava e rivoltava le pagine del libro. 2. a. Voltare dalla parte opposta: giunto al fiume [...] facce: rivoltò la lettera per vedere se c’era l’indirizzo del mittente; r. una carta da gioco, una scatola, un piatto, una moneta; r. i materassi, quando si rifà il letto; r. la bistecca, la braciola, il pollo, voltarli dalla parte che non è ancora ...
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sanpaolo
sanpàolo 〈samp-〉 s. m. [dal nome di san Paolo]. – Moneta del valore di un paolo, o giulio, che porta al rovescio la figura dell’apostolo, coniata dalla zecca di Guastalla nella 1a metà del sec. [...] 17° ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...