peseta
‹peséta› s. f., spagn. [dim. dello spagn. peso (v.), nome di unità monetarie] (pl. pesetas; talvolta adattato in ital. come pesèta, pl. -e). – Moneta d’argento spagnola, in origine emessa nelle [...] colonie americane come frazione della moneta da 8 reali e indicata quindi con il diminutivo dell’intero che era detto peso duro o duro; è stata l’unità monetaria spagnola dal 1868 fino all’introduzione dell’euro. ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] il peso legale delle monete: era di forme varie (rotondo, quadrato, esagonale), e aveva spessore maggiore e minor diametro della moneta per la quale serviva, di cui portava il tipo principale, il nome e talora l’indicazione del peso. Pesi e misure ...
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sesterzio
sestèrzio s. m. [dal lat. sestertius (nummus) «moneta di due unità e mezza», comp. di semis «metà» e tertius «terzo»]. – Antica moneta romana del valore di 1/4 di denaro equivalente dapprima [...] a 2 assi e 1/2, poi, dopo la battaglia del Trasimeno (217 a. C.), a 4 assi; d’argento durante la repubblica, fu poi di oricalco, del peso di un’oncia, quando divenne l’unità monetaria dell’età imperiale ...
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sestino
s. m. [der. di sesto1]. – 1. ant. Mattone di formato più piccolo del normale. 2. Nome non più in uso del clarinetto in la bemolle. 3. Moneta del valore di 1/6 di tornese o di 2 cavalli fatta [...] coniare a Napoli nel 1498 da Federico d’Aragona insieme con il doppio. Anche, piccola moneta di rame del valore di 1/6 di soldo o 2 denari emessa a Milano al tempo di Maria Teresa a cominciare dal 1777. ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] o di metallo prezioso, gioielli, case e altri immobili, il cui prezzo dovrebbe crescere almeno nella ragione della svalutazione della moneta; b. inferiori, quelli acquistati dalle classi a reddito più basso e la cui domanda si contrae non appena il ...
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lunaria
lunària s. f. [lat. scient. Lunaria, der. del lat. class. luna «luna», per il colore bianco argenteo del setto del frutto]. – Genere di piante crocifere dell’Europa, con due specie, Lunaria annua, [...] delle valve, lascia in posto il setto, membranoso e di colore argenteo. La prima specie è popolarmente nota con nomi region. caratteristici, quali erba monetaria o erba moneta, moneta del papa, erba o fiore o foglia di seta, erba argentina, ecc. ...
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saiga1
sàiga1 s. f. [dal ted. Säga «sega»]. – Moneta d’argento del valore di 1/4 di tremisse, imitazione del denaro romano serratus (cioè con l’orlo dentellato), preferito tra le altre monete delle antiche [...] popolazioni germaniche fino al sec. 10°. Lo stesso nome è dato alla piccola moneta d’argento merovingica dei sec. 7° e 8°, del peso di 1,25 grammi, del valore di 1/12 di soldo d’oro, sostituita alla fine del sec. 8° dal denaro carolingio. ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. [...] ; nascondersi, presentarsi, viaggiare sotto f. nome; Nel tempo de li dèi falsi e bugiardi (Dante); suono f., alterato, non naturale: la moneta dà un suono f. (anche di vasi incrinati e sim.); le sue parole avevano un suono falso. In musica, nota f ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] di bicarbonati nel plasma sanguigno (v. alcalino). c. In economia, r. o scorta monetaria, insieme di fondi disponibili in moneta corrente, che i singoli operatori tengono presso di sé per motivi precauzionali o di speculazione o per l’inevitabile ...
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petizza
s. f. [dallo slavo merid. petica «moneta da cinque», der. di pet «cinque»]. – Nome dato a Venezia (nel sec. 18°) a monete dell’Impero asburgico del valore di 15 carantani e, per analogia, a una [...] moneta da 15 soldi emessa dalla Serenissima. ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...