maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il [...] cui nome deriva da quello di una moneta coniata dagli Almoravidi (v. anche marabottino). ...
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squillare
v. intr. [der. di squilla1] (aus. avere). – 1. Produrre un suono acuto e vibrante, o alto e chiaro, riferito a campanelli e a trombe (il cui suono è appunto detto squillo), o anche a squille [...] apparecchi: sentì s. il campanello; le trombe squillano; il telefono ha squillato a lungo; buttò la moneta sul grande banco di marmo, e la moneta squillò proprio come prometteva (Vittorini). Per estens., riferito a una voce umana (e alle parole, alle ...
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stabilizzazione
stabiliżżazióne s. f. [der. di stabilizzare; cfr. fr. stabilisation]. – 1. L’operazione di stabilizzare, il fatto di stabilizzarsi o di venire stabilizzato, con riferimento a strutture, [...] di un assetto politico, di un ordine sociale, di una situazione economica; s. della moneta o monetaria, come mantenimento del potere d’acquisto della moneta; s. dei cambî, il provvedimento diretto a renderli stabili neutralizzando le oscillazioni dei ...
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scellino
s. m. [adattamento ital. del ted. Schilling 〈šìliṅ〉 e rispettivam. dell’ingl. shilling 〈šìliṅ〉, che derivano entrambi dal germ. *skild-ling, antico nome di una specie di scudo, poi attribuito [...] all’introduzione dell’euro, dopo l’interruzione degli anni dal 1938 al 1945, in cui fu sostituita dal marco tedesco. 2. Moneta divisionale in vigore nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, come ventesima parte della sterlina, fino all ...
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enrico
s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il [...] nome dell’imperatore Enrico VI al quale era dovuta la concessione di battere moneta; passò poi a indicare il denaro pavese nuovo, o pavese corrente, coniato nella zecca di Pavia nei primi decennî del sec. 12°. In Spagna, fu così chiamata (spagn. ...
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fino1
fino1 agg. – 1. Variante di fine1. Le due forme si possono scambiare in molti casi, mentre in altri i loro sign. divergono, per cui si può contrapporre, per es., seta fina, sottile, leggera, a [...] uso di s. m.: a. La quantità d’oro o d’argento puro contenuta in una moneta d’oro o d’argento, coniata in una lega metallica; è solitamente espressa in grammi (per es., una moneta d’argento di 5 grammi, al titolo di 900 /1000, contiene 4,5 g di fino ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] stesso, contrapposto al valore nominale; molto spesso sostantivato: d’i. vale poco, ma è un caro ricordo di famiglia; moneta d’i. inferiore al valore nominale. Sostantivato con valore neutro, parte interna ed essenziale, intima natura: guardare all’i ...
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napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia [...] anche marengo, coniata per la prima volta nel 1803, contiene 5,895 g di fino, ed è ancora oggi oggetto di contrattazioni commerciali sul mercato dei preziosi. ◆ Dim. napoleoncino ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori [...] accettato l’eredità, risponde illimitatamente; debito di valore, debito di valuta, quello che ha per oggetto una prestazione da effettuarsi, rispettivamente, con moneta considerata nel suo valore intrinseco e non secondo il suo valore nominale, e con ...
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rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] ; rimessa (e fare, ricevere una r.), la divisa che il debitore invia al creditore a regolamento del suo debito in moneta estera: r. continuata, nelle operazioni di cambio, l’operazione di arbitraggio di cambio indiretto che si svolge mediante l’invio ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...