rivelare
(ant. revelare) v. tr. [dal lat. revelare «togliere il velo», der. di velum «velo» col pref. re-] (io rivélo, ecc.). – 1. Far conoscere cosa segreta o misteriosa o nascosta o non bene conosciuta: [...] specifico, in elettronica, attuare la rivelazione di radioonde o correnti modulate, cioè estrarre da queste le informazioni impresse con il procedimento della modulazione. 3. estens. Manifestare, palesare, mostrare con chiara evidenza: l’espressione ...
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siringe
s. f. [dal gr. σῦριγξ σύριγγος (v. siringa1), nel sign. generico di «tubo, canale»]. – In zoologia, organo vocale caratteristico degli uccelli, situato all’estremità inferiore della trachea o [...] bronchi; è formato da un gruppo di cartilagini anulari entro cui si trovano due membrane vibratorie, a mezzaluna, che funzionano da corde vocali, ed è circondato da appositi muscoli che modificano l’ampiezza dell’organo, per la modulazione dei suoni. ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del [...] che vibra. c. Nella fuga, la modificazione intervallare che interviene talvolta nella risposta al fine di evitare la modulazione verso altre tonalità. 2. Nella struttura metrica della ballata e della canzone, ciascuno dei due gruppi di versi, uguali ...
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vocal coach
vocal-coach (vocal coach), loc. s.le m. inv. Chi insegna le tecniche per l’uso e la modulazione della voce. ◆ [Donatella] Pandimiglio ha cominciato a lavorare con Gigi Proietti dieci anni [...] fa per «I sette re di Roma», poi ha insegnato nel laboratorio alla Circonvallazione Ostiense. «Ho anche messo a punto il coro di “A me gli occhi bis” – racconta – in America è un lavoro a parte, si chiama ...
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PM
〈pi-èmme〉 s. f. e m. – 1. s. f. In elettronica, sigla dell’ingl. Phase Modulation con cui si indica internazionalmente la modulazione di fase. 2. s. m. Nell’uso medico, sigla di pacemaker (stimolatore [...] cardiaco) ...
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geodimetro
geodìmetro s. m. [comp. di geo- e di (stanzio)metro]. – In topografia, distanziometro di grandissima precisione su piccole distanze, utilizzante un fascio di luce modulata, secondo il principio [...] dei radar a modulazione di frequenza. ...
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tassema
tassèma s. m. [der. del gr. τάξις (v. tassi-), col suff. -ema, sul modello dei termini linguistici già affermati come fonema, morfema, e sull’esempio dell’ingl. taxeme] (pl. -i). – Nella teoria [...] linguistica distribuzionale, ciascuna delle unità che caratterizzano una disposizione grammaticale (modulazione della voce, modificazione dei fonemi a seconda dei contesti, ordine dei costituenti, selezione di forme che hanno la stessa disposizione ...
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rosalia2
roṡalìa2 s. f. [dal nome proprio femm. Rosalìa, presente nell’esordio di un antico canto popolare italiano (Rosalia, mia cara), che ha inizio con una progressione ascendente]. – Nella terminologia [...] musicale, forma di progressione modulante, piuttosto convenzionale e molto prolungata, in cui il modello tematico si ripete con una modulazione ascendente di un tono; è frequente in compositori del secondo Settecento e primo Ottocento, oltre che in ...
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vestigiale
agg. [dall’ingl. vestigial, der. di vestige «vestigio, traccia»]. – 1. In biologia, di organo che in una specie o gruppo di specie è atrofizzato e non funzionale e che, al contrario, permane [...] sinon. di rudimentale, nel sign. biologico. 2. In elettronica, qualifica data a una delle due bande laterali di un segnale modulato d’ampiezza della quale sia stata fortemente ridotta l’ampiezza (per es., a un ottavo del valore completo); ciò si ...
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radiocomunicazione
radiocomunicazióne s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e comunicazione]. – Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza [...] , telefonici, televisivi, ecc.), vengono trasferite alle radioonde «portanti» mediante il procedimento della manipolazione oppure della modulazione. Sempre a seconda della natura del segnale comunicato, si parla poi, nei varî casi, di radiotelegrafia ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce si può realizzare con due procedimenti...
MODULAZIONE
Giulio Cesare Paribeni
. Si chiama così, in armonia, il passaggio da un tono all'altro e l'insieme dei mezzi diretti a ottenerlo. La modulazione può essere stabile, se l'ingresso nel nuovo tono è operato in modo da far dimenticare...