considerabile
consideràbile agg. [der. di considerare]. – 1. non com. Che merita considerazione, che è degno d’essere preso in considerazione: ragioni c.; una proposta considerabile. 2. Notevole, grande, [...] importante (meno com. di considerevole): quel borgo, già c., era anche un castello (Manzoni). ◆ Avv. considerabilménte, in modo notevole, in modo degno di considerazione: il suo stato di salute è considerabilmente migliorato (è molto meno com. di ...
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annalistico
annalìstico agg. [der. di annali, annalista] (pl. m. -ci). – Proprio degli annalisti (particolarm. romani); anche, di storia scritta al modo degli annali, in cui la narrazione segue un ordine [...] rigorosamente cronologico. ◆ Avv. annalisticaménte, in forma di annali, al modo degli annalisti: storia narrata annalisticamente. ...
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querimonioso
querimonióso agg. [dal lat. tardo querimoniosus, der. di querimonia (v. la voce prec.)], non com. – Lamentevole, lamentoso: bambini che giocavano, i più piccoli guardati da sorelle grandette [...] . (I. Calvino); persona q., che ha la tendenza a fare querimonie, a lamentarsi cioè con frequenza, per motivi anche futili e in modo inopportuno; con voce q., con tono querimonioso. ◆ Avv. querimoniosaménte, in modo querimonioso, con tono di lamento. ...
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puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] momento del suo sviluppo, nel suo inizio o nel suo compimento; si contrappone a durativo. ◆ Avv. puntualménte, in modo puntuale, con puntualità, senza ritardi: la prossima volta cerca di arrivare puntualmente; lo spettacolo è cominciato puntualmente ...
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grigio
grìgio agg. e s. m. [dal germ. grīs] (pl. f. -gie o -ge). – 1. agg. a. Nell’uso com., definisce (anche come s. m.) un colore che dà all’occhio sensazioni intermedie tra bianco e nero, più o meno [...] g., corpo trasparente o riflettente o diffondente dotato di fattore di assorbimento minore dell’unità ma non selettivo, in modo che la luce da esso trasmessa o riflessa o diffusa ha intensità minore di quella incidente, ma la medesima composizione ...
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sparigliare
v. tr. [der. di pariglia, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sparìglio, ecc.). – 1. non com. Disfare una pariglia, una coppia di animali o di oggetti: s. i cavalli. 2. Nel gioco della scopa [...] : s. i sette, prendere un sette con una carta più alta, o prendere con un sette due o tre carte più piccole, in modo che l’ultimo sette resti spaiato; analogam. s. i sei, i re; anche assol.: cerca di non sparigliare. ◆ Part. pass. sparigliato, anche ...
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tappare
v. tr. [der. di tappo]. – 1. Chiudere con un tappo: t. la bottiglia, il fiasco, la botte (cfr. stappare); per estens., chiudere un buco qualsiasi: il calafato tappa i buchi della barca con stoppa [...] buco, t. una falla, rimediare alla meglio a qualcosa, o anche pagare un debito. Con riferimento ad aperture più larghe, chiuderle in modo da eliminare ogni fessura: t. la finestra, la porta. 2. Nell’uso fam., con accezioni più ampie e per lo più fig ...
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retrocarica
retrocàrica s. f. [comp. di retro- e carica]. – Modo di caricamento delle armi da fuoco (armi a retrocarica) consistente nell’introduzione del proietto e della carica dalla parte posteriore [...] (culatta) anziché dalla parte anteriore (bocca). Già in uso nelle artiglierie più antiche, seppure in modo molto limitato perché presentava il gravissimo inconveniente della fuoriuscita di gas infiammati dagli interstizî del congegno di chiusura, il ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] verbale perché è la forma tematica che segna la nozione verbale pura, indeterminata in quanto al tempo e al modo dell’azione. c. Aggettivo v., nella grammatica greca, categoria nominale che comprende due forme aggettivali, delle quali una corrisponde ...
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inintelligibile
inintelligìbile agg. [dal lat. tardo inintelligibĭlis, comp. di in-2 e intelligibĭlis «intelligibile»]. – 1. Che non si può intendere con la mente perché supera le possibilità del nostro [...] modi e per fini i. all’uomo; oppure perché espresso in modo oscuro, difettoso: un passo, un verso i.; ha fatto un sua lettera, alcune parole inintelligibili. ◆ Avv. inintelligibilménte, in modo inintelligibile: parlare, scrivere inintelligibilmente. ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...