trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] un ente culturale in società per azioni; la t. del carattere, del modo di pensare, e sim. 2. Usi e sign. specifici: a. In , per volontà propria, di un diverso tipo sociale in modo da rimanere la stessa conservando i diritti e gli obblighi anteriori ...
Leggi Tutto
apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] vo’ per voglio (ma ca’ o cà o ca per casa, fe’ o fè per fece, fra’ o frà o fra per frate, mo’ o mò per modo, pro’ o prò o pro per prode); ciò anche quando l’apocope è tale solo rispetto a un altro tipo linguistico, come per es. nel romanesco so’ (so ...
Leggi Tutto
indicibile
indicìbile agg. [dal lat. tardo indicibĭlis, comp. di in-2 e dicibĭlis «che può essere detto»]. – Che non si può dire, che non si può esprimere in modo adeguato: pena, tormento, gioia, allegrezza [...] di i. sacrifici; spesso enfatico: c’era una ressa, una confusione i., straordinaria. ◆ Avv. indicibilménte, in modo da non potersi dire o esprimere adeguatamente, in modo straordinario: ha sofferto indicibilmente; una gioia indicibilmente grande. ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] tener su, tenere alto il m. di qualcuno; il m. delle truppe era altissimo. ◆ Avv. moralménte, con moralità, in modo tale da non offendere i principî etici dominanti: agire, comportarsi moralmente; dal punto di vista della morale: il tuo comportamento ...
Leggi Tutto
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. [...] i., preferisce vivere i., e sim. b. Che non intende, nelle sue opinioni e decisioni, seguire il giudizio, l’autorità, il modo di vedere e di pensare altrui: uno spirito, un carattere i.; per estens.: seguire una linea di condotta i.; avere idee ...
Leggi Tutto
locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, [...] o soltanto giustapposte (come ubriaco fradicio, verde bottiglia), che ha una propria autonomia in seno al lessico allo stesso modo delle parole singole. Quando la locuzione è invariabile nei suoi elementi, si può giungere spesso all’unità grafica (in ...
Leggi Tutto
fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] posto, cioè non al posto suo, nella sua esatta collocazione o inserzione, contr. di a posto (in usi fig., f. posto, in modo o luogo o tempo inopportuni, a sproposito: fare una cosa f. posto, intervenire f. posto; con altro senso, avere il cervello f ...
Leggi Tutto
comportamento
comportaménto s. m. [der. di comportare]. – 1. In generale, modo di comportarsi di una persona, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui [...] il suo c. m’è parso molto strano. In senso più ampio, e riferito a persona singola o a gruppi di persone, il modo di condursi rispetto a decisioni da prendere, a soluzioni da dare a questioni specifiche, e sim.: non si può ancora prevedere quale sarà ...
Leggi Tutto
trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] da guerra, è corrisposta mensilmente a ciascun componente delle mense ufficiali e sottufficiali, oltre la razione viveri. b. Il modo di trattare, quanto a entità del salario o dello stipendio e delle competenze accessorie, chi presta la propria opera ...
Leggi Tutto
parallelo
parallèlo (ant. paralèllo) agg. e s. m. [dal lat. parallelus, gr. παράλληλος, comp. di παρά «presso, lungo» e ἄλληλος (usato solo al plur.) «l’un l’altro»]. – 1. agg. a. In geometria, detto [...] singole unità elementari (per es., i bit di un carattere): è contrapp. a seriale; con altro sign., elaborazione in p., modo di operare di un sistema di calcolo elettronico dotato di più unità di processo capaci di elaborare in parallelo porzioni non ...
Leggi Tutto
Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...